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La stagione 2020-2021 della Coppa del Mondo femminile è cominciata nella “bolla” anti-Covid 19, ma è cominciata nel migliore dei mondi per l’Italia e per il Piemonte, con la splendida doppietta sul ghiacciaio del Rettenbach, a Sölden. La cuneese Marta Bassino (Centro Sportivo Esercito) e la valdostana Federica Brignone (Carabinieri) hanno messo tutte sull’attenti, segnando un solco enorme nei confronti della terza classificata, una Petra Vlhova (Ski Team Vlha), attardata nella prima manche e autrice di una bella rimonta nella seconda. Quella odierna è la dodicesima doppietta nella storia dello sci alpino femminile italiano, la prima ottenuta a Sölden. Già nella prima manche l’azzurra di Borgo San Dalmazzo e la compagna di La Salle avevano dimostrato di avere una marcia in più rispetto a tutto il lotto delle avversarie fra le porte di uno dei Giganti più impegnativi del circuito femminile. Bassino prima e Brignone seconda: una graduatoria che si è ripetuta al termine della gara, con Marta al traguardo nel tempo totale di 2’,19”,69/100 e Federica seconda a 14/100. Petra Vlhova ha chiuso ad 1”,13/100: evidentemente la strigliata ricevuta dall’allenatore Livio Magoni tra la prima e la seconda manche è stata efficace, perché Petra è apparsa trasformata, facendo segnare un tempo strepitoso. Nella seconda discesa Bassino e Brignone sono scese giustamente prudenti, ma non troppo, consapevoli di poter scrivere una pagina importante nella storia dello sci azzurro. La seconda vittoria in Coppa del Mondo per Marta è arrivata a meno di un anno da quella ottenuta nel Gigante di Killington, mentre per Federica, vincitrice della Coppa del Mondo 2019-2020, quello di Sölden è il podio numero 40 in carriera. Bella anche la prova della campionessa olimpica Sofia Goggia (Fiamme Gialle), al rientro dopo l'infortunio dello scorso febbraio. La sua azione non è ancora precisa, ma la bergamasca è comunque giunta sesta, con un’ottima seconda manche e grandi margini di crescita. L'unica nota che è mancata alla Nazionale femminile sono state le giovani: nessuna qualificata per la seconda manche, compresa la finanziera genovese Valentina Cillara Rossi, che potrà sicuramente rifarsi in Coppa Europa, circuito in cui l’anno scorso si è tolta alcune belle soddisfazioni.
Queste le prime dichiarazioni di Marta Bassino nel dopo gara: “Nella prima manche avevo trovato buone sensazioni. Nella seconda manche è stata un po’ più tosta, ma ho cercato di tenere duro e di spingere fino alla fine. Sicuramente ero fiduciosa e stavo sciando bene in allenamento. Traferire tutto quello in gara è una cosa che ti dà molta fiducia. Dedico i miei risultati sempre alle persone che mi vogliono bene: ai miei famigliari, al mio fan club. E poi un pensiero particolare alla mia terra, che in questo periodo sta soffrendo per l'alluvione. È sempre bello essere due italiane sul podio perché dimostra che stiamo andando nella direzione giusta. Anche Sofia è lì vicino e sono certa che tornerà a fare grandi risultati anche in Gigante”.
“Sempre meglio arrivare secondi dietro a un'italiana che a una straniera. - ha invece commentato Federica Brignone - Penso che sia un bel messaggio per l’Italia, significa che stiamo lavorando bene e che siamo in forma ed è positivo. C'è mancato poco anche per vincere, ma sono molto contenta di avere cominciato così: dopo tutta la pressione, dopo tutto quello che è successo, sono davvero felice di avere cominciato così oggi”.
La classifica del Gigante della Coppa del Mondo femminile disputato a Sölden
https://www.fis-ski.com/DB/general/results.html?sectorcode=AL&raceid=104272
Nelle foto in allegato: le protagoniste del Gigante di apertura della Coppa del Mondo femminile 2020-2021 a Sölden (credits agenzia Pentaphoto)
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Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno ha decretato l’approvazione delle graduatorie di merito del concorso pubblico per l’assunzione di venti atleti da assegnare ai gruppi sportivi “Polizia di Stato – Fiamme Oro”, dando una doppia soddisfazione per il Comitato FISI Alpi Occidentali per l’arruolamento di due giovani atleti cresciuti all’interno delle squadre del comitato: Marco Abbruzzese (sci alpino) e Marco Barale (biathlon).
Marco Abbruzzese è nato a Genova il 10 agosto 2002, ma fino al 2019 è stato tesserato per il Mondolè Ski Team, formandosi quindi all’interno delle squadre del Comitato AOC. Già nella passata stagione il giovane ligure, ormai cuneese d’adozione, era stato tesserato, ma da aggregato, dalle Fiamme Oro. Sciatore polivalente, il neo poliziotto ha ottenuto risultati di rilievo in ambito nazionale praticamente in ogni formato di gara, vincendo anche due medaglie di bronzo ai Campionati Italiani Aspiranti del 2019 in discesa e combinata. Lo scorso anno il diciottenne di Genova ha anche rappresentato l’Italia agli YOG di Losanna ottenendo dei buonissimi risultati, in particolare il sesto posto nello slalom speciale.
Marco Barale è nato a Cuneo il 19/04/2003. Per tutta la sua carriera è stato tesserato per lo Sci Club Entracque Alpi Marittime, per il quale ha gareggiato sia nel biathlon che nello sci di fondo. In entrambi gli sport il giovane piemontese ha ottenuto risultati di rilievo vincendo diversi titoli italiani a livello giovanile. Poi la scelta di puntare soltanto sul biathlon, che si è rivelata azzeccata, visto che nella passata stagione Marco Barale, oltre a vincere due medaglie nella categoria Aspiranti ai Campionati Italiani di Forni Avoltri (un oro e un argento), ha conquistato anche una medaglia d’oro nella staffetta mista e un argento nella single mixed relay degli YOG di Losanna. In entrambe le gare il giovane della “Valanga Arancio” è stato fantastico protagonista nell’ultima frazione. Da questa stagione Barale fa anche parte della nazionale Juniores e Giovani di biathlon. Curiosamente sia nella nazionale juniores che nella squadra di sede delle Fiamme Oro troverà nello staff tecnico un altro cuneese, Pietro Dutto.
A Marco Abbruzzese e Marco Barale i complimenti e i migliori auguri da parte di tutto il Comitato FISI AOC per una carriera ricca di soddisfazioni.
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Marcello Lippi, Giovanni Malagò, Davide Cassani e le campionesse azzurre dello snowboard e dello sci alpino Michela Moioli e Marta Bassino: erano come sempre veri Vip dello sport gli ospiti del 32° Galà della Castagna d'oro di Frabosa Sottana di sabato 3 e domenica 4 ottobre, un evento che ha scelto di esserci a ogni costo, rispettando le norme di prevenzione contro il Covid-19 e i principi del distanziamento sociale. Il Galà è l’evento che da sempre apre la stagione invernale in Valle Maudagna, stuzzicando la voglia di sci di coloro che frequentano Prato Nevoso, Artesina e Frabosa Soprana, in una parola il Mondolè Ski. I nomi non avrebbero neanche bisogno di presentazioni, ma come non ricordare i cinque scudetti e i Mondiali del 2006 vinti da Lippi come allenatore, le battaglie del presidente Malagò per difendere l’indipendenza dello sport italiano e del Coni dalla politica, l’esperienza di Davide Cassani come corridore professionista, commentatore televisivo e CT della Nazionale azzurra di ciclismo su strada, l’oro olimpico di Michela Moioli nello snowboardcross, il successo di Marta Bassino nel Gigante di Killington e i tanti podi conquistati dalla sciatrice di Borgo San Dalmazzo nella Coppa del Mondo di sci alpino 2019-2020. Prodotti tipici, street food e artigianato attirano ogni anno a Frabosa Sottana visitatori dal Piemonte e dalla Liguria, ma sono i campioni dello sport il vero grande richiamo della Castagna d’Oro, intervistati quest’anno da Marino Bartoletti e accolti dal Presidente della Regione Alberto Cirio, dai presidenti delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino e di Cuneo, Giovanni Quaglia e Giandomenico Genta, dal presidente del Comitato FISI Alpi Occidentali, Pietro Blengini. Sollecitata dalle domande dei giornalisti presenti a Frabosa Sottana, Marta Bassino ha tracciato un bilancio positivo della preparazione estiva del gruppo Coppa del Mondo Elite della Nazionale sui ghiacciai europei, dicendosi fiduciosa in vista del Gigante di apertura della stagione, in programma sabato 17 ottobre a Soelden. Per Marta, come per Michela Moioli, l’obiettivo della stagione 2020-2021 è duplice: far bene in Coppa del Mondo e conquistare il podio ai Mondiali di sci alpino a Cortina e in quelli di snowboardcross che sono in programma dal 19 al 21 febbraio a Zhangjiakou, località cinese che nel 2022 ospiterà alcune delle gare delle Olimpiadi Invernali di Pechino.
Nelle foto in allegato: alcuni momenti della consegna dei premi Castagna d’Oro a Frabosa Sottana (foto Michele Fassinotti per Archivio Fotografico Comitato FISI Alpi Occidentali)
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Erano quattro gli atleti del gruppo Osservati delle squadre nazionali di sci alpino che il Direttore tecnico giovanile Massimo Carca ha convocato per il raduno che si è concluso sul ghiacciaio dello Stelvio mercoledì 30 settembre. L’allenamento è stato organizzato in collaborazione con i Comitati regionali della FISI. Per le Alpi Occidentali erano presenti Martina Banchi (Golden Team Ceccarelli), Lorenzo Thomas Bini (Ski Team Cesana), Marco Abbruzzese (Fiamme Oro Moena) e Leonardo Rigamonti Sansicario Cesana). Tra i tecnici che hanno affiancato Massimo Carca l’allenatore della squadra maschile del Comitato AOC, Marco Gullino, che commenta: “il lavoro è stato proficuo per tutti i nostri atleti, sia per gli Osservati che per quelli che hanno partecipato al raduno della squadra del Comitato, a cui erano presenti anche Davide Damanti e Carlo Cordone, rientrati in pista dopo gli infortuni che li avevano fermati nella scorsa stagione”. Oltre a Damanti e Cordone con la squadra AOC allo Stelvio si sono allenati Mattia Borgogno (Colomion), Corrado Barbera (Ski College Limone), Luigi Graziano (Equipe Limone), Gregorio Bernardi (Sestriere). Le atlete convocate per l’allenamento sotto la guida dei tecnici Alberto Platinetti e Alessandro Roberto erano Maria Sole Antonini (Varallo), Gaia Blangero (Equipe Limone), Vittoria Castellano (Sauze d’Oulx), Matilde Lorenzi (Sestriere), Emilia Mondinelli (Sansicario Cesana), Martina Sacchi (Golden Team Ceccarelli) e Chiara Teroni (Mondolè Ski Team). “Il maltempo ha condizionato il nostro lavoro solo nella prima giornata. - commenta Platinetti – Poi abbiamo sfruttato sia le ore del mattino che quelle pomeridiane, riuscendo a effettuare prove in Super-G. Sono contento soprattutto per le ragazze del 2004 appena entrate in squadra: si sono integrate bene e hanno desiderio di migliorare. Dal 12 al 17 ottobre lavoreremo a Saas Fee, in Svizzera, anche per cambiare tipo di tracciati e di pendii”.
Nelle foto in allegato: gli atleti del Comitato AOC in allenamento allo Stelvio
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Da lunedì 28 settembre Edoardo Saracco, atleta classe 2003 dell’Equipe Limone, del Comitato FISI Alpi Occidentali e del gruppo Osservati della Nazionale di sci alpino, è ufficialmente arruolato nell’Arma dei Carabinieri. Edoardo, reduce da una stagione culminata nella medaglia di bronzo nello Slalom degli Youth Olympic Games di Losanna, gareggerà d’ora in poi per il Centro Sportivo Carabinieri di Selva Gardena. Al termine della sua prima stagione nella categoria Aspiranti l’atleta limonese ha il miglior punteggio FIS tra gli sciatori alpini nati nel 2003: 44.65 punti in Slalom, 49.98 in Gigante. Nella lettera con cui ha comunicato ufficialmente all’Equipe Limone e al Comitato Alpi Occidentali l’arruolamento di Edoardo, il comandante del Centro Sportivo Carabinieri, maresciallo maggiore Davide Carrara, ha ringraziato la società limonese e il Comitato “per il lavoro svolto in tutti questi anni, sperando di poter continuare, in collaborazione con la Federazione, ad elevare ulteriormente le capacità tecniche del vostro atleta, mirate al raggiungimento di sempre più importanti obiettivi sportivi”.
Nella foto in allegato: Edoardo Saracco impegnato nello Slalom degli Youth Olympic Games di Losanna, in cui ha conquistato la medaglia di bronzo
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Nello scorso fine settimana dieci atleti della Nazionale di sci d’erba hanno partecipato al terzo raduno del 2020 a Sansicario di Cesana, provando sulle qualificate piste valsusine percorsi di Slalom, Gigante e Super-G. La compagine azzurra, di cui fa parte Alberto Bleynat, atleta classe 1997 dello Sci Club Sestriere, si è allenata venerdì 4 in Gigante, sabato 5 in Super-G e domenica
5 in Slalom. A dirigere gli azzurri c’erano gli allenatori Roberto Parisi e Gualtiero Guenda.
Nelle foto in allegato: gli atleti della Nazionale che si sono allenati a Sansicario il 4, 5 e 6 settembre e un’immagine di Alberto Bleynat
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Sono il frabosano Gianluca Rulfi e il limonese Stefano Dalmasso i vincitori dei premi per il miglior allenatore e il miglior skiman piemontese di Coppa del Mondo, indicati dallo Sci Club GIS-Giornalisti Italiani Sciatori per ricevere i riconoscimenti istituiti dal Gruppo Montagnedoc nel corso della cerimonia che si è tenuta sabato 29 agosto nella ex sede dell’ufficio del turismo di Sestriere. Gianluca Rulfi, attuale direttore tecnico e allenatore responsabile delle squadre nazionali femminili italiane, è uno degli artefici dei successi dello sci italiano di vertice perlomeno negli ultimi quindici anni, avendo seguito come allenatore praticamente tutti gli azzurri al vertice nelle gare di Coppa del Mondo. Rulfi ha accompagnato nella loro crescita tecnica e agonistica gli specialisti italiani delle discipline veloci come Christof Innerhofer, Peter Fill e Dominik Paris. Poi ha lavorato con la squadra nazionale femminile con l’incarico di allenatore responsabile del gruppo delle Polivalenti di Coppa del Mondo, che comprendeva Sofia Goggia, Nadia Fanchini, Elena Curtoni, Federica Brignone e la cuneese Marta Bassino. Quel gruppo esiste ancora, anche se Fanchini e Curtoni hanno lasciato l’attività agonistica e la nuova denominazione ufficiale è Coppa del Mondo-Elite. Nel frattempo Rulfi è diventato direttore tecnico di tutte le squadre femminili e, dopo le medaglie olimpiche di Goggia e Brignone nel 2018, ha portato la campionessa valdostana alla conquista della Coppa del Mondo generale e Marta Bassino alla sua prima affermazione nel Circo Bianco. Stefano Dalmasso ha un’esperienza più che trentennale nella preparazione degli sci da Coppa del Mondo, avendo iniziato con la squadra nazionale italiana femminile. Tra le atlete e gli atleti a cui ha preparato gli attrezzi vi sono Denise Karbon, la spagnola Carolina Ruiz Castillo, la campionessa olimpica elvetica Dominique Gisin, gli slalomisti francesi Jean Baptiste Grange e Clement Noel. Il progetto e il premio Allenatori hanno l’obiettivo di mantenere alto l’interesse sul tema della montagna e sulle molteplici potenzialità del suo territorio, con la volontà di valorizzarne le eccellenze. Il premio speciale intitolato a Valerio Arri, medaglia olimpica per l’Italia alle olimpiadi di Anversa del 1920, è stato assegnato quest’anno a Gianni Poncet, direttore della Scuola Nazionale Sci di Sestriere, presidente dell’AMSAO e in passato competition manager delle Olimpiadi Invernali Torino 2006 per lo sci alpino. Gli Allenatori - Premio Montagnedoc è un evento realizzato in collaborazione con il Consiglio Regionale del Piemonte, l’Uncem, l’Arpiet, la Camera di commercio di Torino, la FISI, il Collegio Maestri di Sci del Piemonte, l’AMSAO, l’Università di Torino (Unito e SUISM), l’Atl Turismo Torino e provincia e lo Sci Club GIS-Giornalisti Sciatori Italiani, che, come detto, ogni anno indica i nomi dei vincitori del premio. Sabato 29 agosto la consegna dei riconoscimenti è stata preceduta da un convegno che ha affrontato in diversi tavoli di lavoro il rapporto tra scuola e sport, toccando temi quali la didattica in presenza e il distanziamento sociale, i progetti educativi che costruiscono sinergie tra mondo scolastico e sport, l’orientamento e la valorizzazione delle attitudini, le strategie e i modelli di riferimento per la motivazione degli studenti. Oltre a personalità del mondo politico, al convegno erano presenti il Vice-Presidente della FISI Pietro Marocco, il Consigliere segretario del Comitato Alpi Occidentali Lorenzo Vettore e il Presidente del Comitato provinciale torinese Diego Chiavegato. Era presente ed è intervenuto nel dibattito anche Ivo Ferriani, grugliaschese, presidente dell'IBSF (la Federazione Internazionale Bon e Skeleton) e membro dell'esecutivo del CIO.
Nelle foto: la cerimonia di consegna del Premio Allenatori e del Premio Skimen