Sci alpino
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Marcello Lippi, Giovanni Malagò, Davide Cassani e le campionesse azzurre dello snowboard e dello sci alpino Michela Moioli e Marta Bassino: erano come sempre veri Vip dello sport gli ospiti del 32° Galà della Castagna d'oro di Frabosa Sottana di sabato 3 e domenica 4 ottobre, un evento che ha scelto di esserci a ogni costo, rispettando le norme di prevenzione contro il Covid-19 e i principi del distanziamento sociale. Il Galà è l’evento che da sempre apre la stagione invernale in Valle Maudagna, stuzzicando la voglia di sci di coloro che frequentano Prato Nevoso, Artesina e Frabosa Soprana, in una parola il Mondolè Ski. I nomi non avrebbero neanche bisogno di presentazioni, ma come non ricordare i cinque scudetti e i Mondiali del 2006 vinti da Lippi come allenatore, le battaglie del presidente Malagò per difendere l’indipendenza dello sport italiano e del Coni dalla politica, l’esperienza di Davide Cassani come corridore professionista, commentatore televisivo e CT della Nazionale azzurra di ciclismo su strada, l’oro olimpico di Michela Moioli nello snowboardcross, il successo di Marta Bassino nel Gigante di Killington e i tanti podi conquistati dalla sciatrice di Borgo San Dalmazzo nella Coppa del Mondo di sci alpino 2019-2020. Prodotti tipici, street food e artigianato attirano ogni anno a Frabosa Sottana visitatori dal Piemonte e dalla Liguria, ma sono i campioni dello sport il vero grande richiamo della Castagna d’Oro, intervistati quest’anno da Marino Bartoletti e accolti dal Presidente della Regione Alberto Cirio, dai presidenti delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino e di Cuneo, Giovanni Quaglia e Giandomenico Genta, dal presidente del Comitato FISI Alpi Occidentali, Pietro Blengini. Sollecitata dalle domande dei giornalisti presenti a Frabosa Sottana, Marta Bassino ha tracciato un bilancio positivo della preparazione estiva del gruppo Coppa del Mondo Elite della Nazionale sui ghiacciai europei, dicendosi fiduciosa in vista del Gigante di apertura della stagione, in programma sabato 17 ottobre a Soelden. Per Marta, come per Michela Moioli, l’obiettivo della stagione 2020-2021 è duplice: far bene in Coppa del Mondo e conquistare il podio ai Mondiali di sci alpino a Cortina e in quelli di snowboardcross che sono in programma dal 19 al 21 febbraio a Zhangjiakou, località cinese che nel 2022 ospiterà alcune delle gare delle Olimpiadi Invernali di Pechino.
Nelle foto in allegato: alcuni momenti della consegna dei premi Castagna d’Oro a Frabosa Sottana (foto Michele Fassinotti per Archivio Fotografico Comitato FISI Alpi Occidentali)
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Erano quattro gli atleti del gruppo Osservati delle squadre nazionali di sci alpino che il Direttore tecnico giovanile Massimo Carca ha convocato per il raduno che si è concluso sul ghiacciaio dello Stelvio mercoledì 30 settembre. L’allenamento è stato organizzato in collaborazione con i Comitati regionali della FISI. Per le Alpi Occidentali erano presenti Martina Banchi (Golden Team Ceccarelli), Lorenzo Thomas Bini (Ski Team Cesana), Marco Abbruzzese (Fiamme Oro Moena) e Leonardo Rigamonti Sansicario Cesana). Tra i tecnici che hanno affiancato Massimo Carca l’allenatore della squadra maschile del Comitato AOC, Marco Gullino, che commenta: “il lavoro è stato proficuo per tutti i nostri atleti, sia per gli Osservati che per quelli che hanno partecipato al raduno della squadra del Comitato, a cui erano presenti anche Davide Damanti e Carlo Cordone, rientrati in pista dopo gli infortuni che li avevano fermati nella scorsa stagione”. Oltre a Damanti e Cordone con la squadra AOC allo Stelvio si sono allenati Mattia Borgogno (Colomion), Corrado Barbera (Ski College Limone), Luigi Graziano (Equipe Limone), Gregorio Bernardi (Sestriere). Le atlete convocate per l’allenamento sotto la guida dei tecnici Alberto Platinetti e Alessandro Roberto erano Maria Sole Antonini (Varallo), Gaia Blangero (Equipe Limone), Vittoria Castellano (Sauze d’Oulx), Matilde Lorenzi (Sestriere), Emilia Mondinelli (Sansicario Cesana), Martina Sacchi (Golden Team Ceccarelli) e Chiara Teroni (Mondolè Ski Team). “Il maltempo ha condizionato il nostro lavoro solo nella prima giornata. - commenta Platinetti – Poi abbiamo sfruttato sia le ore del mattino che quelle pomeridiane, riuscendo a effettuare prove in Super-G. Sono contento soprattutto per le ragazze del 2004 appena entrate in squadra: si sono integrate bene e hanno desiderio di migliorare. Dal 12 al 17 ottobre lavoreremo a Saas Fee, in Svizzera, anche per cambiare tipo di tracciati e di pendii”.
Nelle foto in allegato: gli atleti del Comitato AOC in allenamento allo Stelvio
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Da lunedì 28 settembre Edoardo Saracco, atleta classe 2003 dell’Equipe Limone, del Comitato FISI Alpi Occidentali e del gruppo Osservati della Nazionale di sci alpino, è ufficialmente arruolato nell’Arma dei Carabinieri. Edoardo, reduce da una stagione culminata nella medaglia di bronzo nello Slalom degli Youth Olympic Games di Losanna, gareggerà d’ora in poi per il Centro Sportivo Carabinieri di Selva Gardena. Al termine della sua prima stagione nella categoria Aspiranti l’atleta limonese ha il miglior punteggio FIS tra gli sciatori alpini nati nel 2003: 44.65 punti in Slalom, 49.98 in Gigante. Nella lettera con cui ha comunicato ufficialmente all’Equipe Limone e al Comitato Alpi Occidentali l’arruolamento di Edoardo, il comandante del Centro Sportivo Carabinieri, maresciallo maggiore Davide Carrara, ha ringraziato la società limonese e il Comitato “per il lavoro svolto in tutti questi anni, sperando di poter continuare, in collaborazione con la Federazione, ad elevare ulteriormente le capacità tecniche del vostro atleta, mirate al raggiungimento di sempre più importanti obiettivi sportivi”.
Nella foto in allegato: Edoardo Saracco impegnato nello Slalom degli Youth Olympic Games di Losanna, in cui ha conquistato la medaglia di bronzo
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Nello scorso fine settimana dieci atleti della Nazionale di sci d’erba hanno partecipato al terzo raduno del 2020 a Sansicario di Cesana, provando sulle qualificate piste valsusine percorsi di Slalom, Gigante e Super-G. La compagine azzurra, di cui fa parte Alberto Bleynat, atleta classe 1997 dello Sci Club Sestriere, si è allenata venerdì 4 in Gigante, sabato 5 in Super-G e domenica
5 in Slalom. A dirigere gli azzurri c’erano gli allenatori Roberto Parisi e Gualtiero Guenda.
Nelle foto in allegato: gli atleti della Nazionale che si sono allenati a Sansicario il 4, 5 e 6 settembre e un’immagine di Alberto Bleynat
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Sono il frabosano Gianluca Rulfi e il limonese Stefano Dalmasso i vincitori dei premi per il miglior allenatore e il miglior skiman piemontese di Coppa del Mondo, indicati dallo Sci Club GIS-Giornalisti Italiani Sciatori per ricevere i riconoscimenti istituiti dal Gruppo Montagnedoc nel corso della cerimonia che si è tenuta sabato 29 agosto nella ex sede dell’ufficio del turismo di Sestriere. Gianluca Rulfi, attuale direttore tecnico e allenatore responsabile delle squadre nazionali femminili italiane, è uno degli artefici dei successi dello sci italiano di vertice perlomeno negli ultimi quindici anni, avendo seguito come allenatore praticamente tutti gli azzurri al vertice nelle gare di Coppa del Mondo. Rulfi ha accompagnato nella loro crescita tecnica e agonistica gli specialisti italiani delle discipline veloci come Christof Innerhofer, Peter Fill e Dominik Paris. Poi ha lavorato con la squadra nazionale femminile con l’incarico di allenatore responsabile del gruppo delle Polivalenti di Coppa del Mondo, che comprendeva Sofia Goggia, Nadia Fanchini, Elena Curtoni, Federica Brignone e la cuneese Marta Bassino. Quel gruppo esiste ancora, anche se Fanchini e Curtoni hanno lasciato l’attività agonistica e la nuova denominazione ufficiale è Coppa del Mondo-Elite. Nel frattempo Rulfi è diventato direttore tecnico di tutte le squadre femminili e, dopo le medaglie olimpiche di Goggia e Brignone nel 2018, ha portato la campionessa valdostana alla conquista della Coppa del Mondo generale e Marta Bassino alla sua prima affermazione nel Circo Bianco. Stefano Dalmasso ha un’esperienza più che trentennale nella preparazione degli sci da Coppa del Mondo, avendo iniziato con la squadra nazionale italiana femminile. Tra le atlete e gli atleti a cui ha preparato gli attrezzi vi sono Denise Karbon, la spagnola Carolina Ruiz Castillo, la campionessa olimpica elvetica Dominique Gisin, gli slalomisti francesi Jean Baptiste Grange e Clement Noel. Il progetto e il premio Allenatori hanno l’obiettivo di mantenere alto l’interesse sul tema della montagna e sulle molteplici potenzialità del suo territorio, con la volontà di valorizzarne le eccellenze. Il premio speciale intitolato a Valerio Arri, medaglia olimpica per l’Italia alle olimpiadi di Anversa del 1920, è stato assegnato quest’anno a Gianni Poncet, direttore della Scuola Nazionale Sci di Sestriere, presidente dell’AMSAO e in passato competition manager delle Olimpiadi Invernali Torino 2006 per lo sci alpino. Gli Allenatori - Premio Montagnedoc è un evento realizzato in collaborazione con il Consiglio Regionale del Piemonte, l’Uncem, l’Arpiet, la Camera di commercio di Torino, la FISI, il Collegio Maestri di Sci del Piemonte, l’AMSAO, l’Università di Torino (Unito e SUISM), l’Atl Turismo Torino e provincia e lo Sci Club GIS-Giornalisti Sciatori Italiani, che, come detto, ogni anno indica i nomi dei vincitori del premio. Sabato 29 agosto la consegna dei riconoscimenti è stata preceduta da un convegno che ha affrontato in diversi tavoli di lavoro il rapporto tra scuola e sport, toccando temi quali la didattica in presenza e il distanziamento sociale, i progetti educativi che costruiscono sinergie tra mondo scolastico e sport, l’orientamento e la valorizzazione delle attitudini, le strategie e i modelli di riferimento per la motivazione degli studenti. Oltre a personalità del mondo politico, al convegno erano presenti il Vice-Presidente della FISI Pietro Marocco, il Consigliere segretario del Comitato Alpi Occidentali Lorenzo Vettore e il Presidente del Comitato provinciale torinese Diego Chiavegato. Era presente ed è intervenuto nel dibattito anche Ivo Ferriani, grugliaschese, presidente dell'IBSF (la Federazione Internazionale Bon e Skeleton) e membro dell'esecutivo del CIO.
Nelle foto: la cerimonia di consegna del Premio Allenatori e del Premio Skimen
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Sabato 29 agosto a Sestriere alla cerimonia ufficiale di consegna del Premio Allenatori 2020 organizzato dal Gruppo Montagnedoc sarà presente il Consigliere segretario del Comitato FISI Alpi Occidentali, Lorenzo Vettore. L’appuntamento è fissato per le 9,30 in via Louset, nella ex sede dell’ufficio del turismo. Il progetto e il premio Allenatori hanno l’obiettivo di mantenere alto l’interesse sul tema della montagna e sulle molteplici potenzialità del suo territorio, con la volontà di valorizzarne le eccellenze. Il premio speciale intitolato a Valerio Arri, medaglia olimpica per l’Italia alle olimpiadi di Anversa del 1920, sarà invece assegnato ad un personaggio che si è particolarmente distinto in vari campi come accaduto in passato a Franco Arese, Eugenio De Paoli e Domenico Quirico. Il gruppo Montagnedoc si è ricostituito con l’obiettivo di promuovere la comunicazione sui temi della montagna, dello sport, del turismo e della cultura, istituendo parallelamente un riconoscimento annuale al miglior allenatore e al miglior skiman piemontese tra quelli impegnati in Coppa Europa e in Coppa del Mondo. Gli Allenatori - Premio Montagnedoc è un evento realizzato in collaborazione con il Consiglio Regionale del Piemonte, l’Uncem, l’Arpiet, la Camera di commercio di Torino, la FISI, il Collegio Maestri di Sci del Piemonte, l’AMSAO, l’Università di Torino (Unito e SUISM), l’Atl Turismo Torino e provincia e lo Sci Club GIS-Giornalisti Sciatori Italiani, che ogni anno indica i nomi dei vincitori del premio. Il programma di sabato 29 agosto prevede un convegno che, a partire dalle 10, affronterà in diversi tavoli di lavoro, il rapporto tra scuola e sport, toccando temi quali la didattica in presenza e il distanziamento sociale, i progetti educativi che costruiscono sinergie tra mondo scolastico e sport, l’orientamento e la valorizzazione delle attitudini, le strategie e i modelli di riferimento per la motivazione degli studenti. Si parlerà anche delle scuole sportive di eccellenza montane in grado di conciliare le esigenze atletiche e scolastiche degli allievi, dell’ampliamento dell’offerta didattica e formativa, dell’articolazione dei moduli scolastici, dei tempi di allenamento in pista e a secco, dei recuperi, del tutoring e della didattica a distanza. Il tema delle scuole di montagna sarà affrontato analizzando i percorsi pratici educativi per l’acquisizione di competenze operative legate al lavoro, al mantenimento ambientale e alla manifattura locale, al recupero di tradizioni e cultura del lavoro in montagna, per lo sviluppo e il contrasto dell'abbandono territoriale. Sul tema del rapporto tra sport e disabilità si valuteranno esempi positivi di impegno per l’inclusione dai disabili nelle attività motorie, di formazione specifica per maestri di sci, tecnici e accompagnatori, di adeguamento delle infrastrutture, promozione e apertura al pubblico delle manifestazioni sportive, sostegno e promozione del volontariato a supporto dei disabili. Seguirà l’assemblea plenaria, con le relazioni dei gruppi di lavoro e il dibattito, seguito, intorno alle 13, dalla cerimonia di consegna del Premio Montagnedoc e del Premio Arri.
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Il Presidente Pietro Blengini, l’intero Consiglio e lo staff del Comitato FISI Alpi Occidentali partecipano con commozione al lutto della famiglia Bosticco per la perdita di Piero, uno degli artefici del successo sportivo e turistico di Bardonecchia, deceduto all’età di 84 anni. Il rosario in suffragio verrà recitato martedì 28 luglio alle 18 nella chiesa parrocchiale di Melezet. I funerali avranno luogo mercoledì 29 luglio alle 14,30 sempre a Melezet. Il Presidente Blengini ricorda che “all’inizio degli anni ‘60, insieme all’amico Edo Allemand e ad altri storici maestri di sci bardonecchiesi, Piero Bosticco ebbe la felice intuizione di dar vita ad una stazione per lo sci estivo sul ghiacciaio del Sommeiller, dove nei mesi più caldi si sono allenate generazioni di atleti piemontesi e azzurri, primo fra tutti Piero Gros”. “Lo sviluppo e il successo degli impianti di risalita del Colomion e della Scuola Sci Bardonecchia si devono in gran parte a Piero Bosticco, uomo che credeva fortemente nella sua terra e nella possibilità di offrire a tutti i piemontesi la possibilità di praticare gli sport invernali in una località facilmente raggiungibile e perfettamente attrezzata. - sottolinea Blengini – La FISI, l’AMSI di cui è stato uno dei fondatori e l’intero mondo degli sport invernali hanno perso un punto di riferimento importante, ma ci conforta il fatto che il figlio Nicola stia proseguendo l’opera di Piero, confermando la disponibilità di Bardonecchia ad ospitare importanti appuntamenti agonistici e allenamenti delle squadre regionali di sci alpino e a giocare un ruolo notevole per la crescita di nuovi talenti”.