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Nella pausa dalla Coppa Italia Fiocchi ed in attesa dei campionati italiani che si svolgeranno il prossimo weekend ad Anterselva, alcuni comitati e corpi sportivi hanno partecipato alla short Individual di Alpen Cup di Pokljuka, in Slovenia. Tra questi era presente anche il piemontese Thomas Daziano che ben si è comportato chiudendo al 4° posto tra gli Juniores maschile. L'atleta delle Fiamme Oro, reduce dalla medaglia d'oro nella staffetta maschile dei campionati italiani giovanili di Ridanna con i compagni Christoph Pircher e Marco Barale, ha chiuso in 43'10.8 (1+1+0+1) con un distacco di 32''5 dal vincitore, lo sloveno Jasa Zidar (42'38''3; 0+0+0+0). Al secondo posto l'italiano Davide Compagnoni (0+1+0+2) che chiude con un ritardo di 14''3. Sul terzo gradino del podio sale Silvano Demarmels (42'53.3; 0+0+0+1).
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La Val Ridanna saluta il circutio della Coppa Italia Fiocchi con le staffette, competizioni che hanno anche assegnato i titoli italiani U17, U19 e U22.
Il meteo, poco clemente neppure per gli giornata di domenica 10 marzo, non ha impedito al comitato organizzatore, l'ASV Ridnaun, di preparare al meglio il poligono e la pista che, con la leggera spolverata di neve della notte ha reso il tracciato divertente e veloce.
L'Alto Adige è nuovamente protagonista tra gli Aspiranti maschile: Aaron Galiani, Aaron Niederstaetter e Andreas Braunhofer si laureano campioni italian. Il trio altoatesino, complice una prova perfetta al poligono di tutti i frazionisti, chiude davanti a Jonas Tscholl, Jan Steinkasser e Julian Huber che pagano qualche errore l poligono. La medaglia di bronzo va al Friuli Venezia Giulia: Filippo Tach, Samuele Degano, Manuel Iorio chiudono al 3° posto con un distacco dai vincitori di 1'58.2. Ai piedi del podio Trentino 1 (Riccardo Giacomel, Alessio Vinante e Mauro Revelli) e Alto Adige 4 (Rene Tirler, Felix Wolf e Elias Niederstaetter). 9ª posizione per AOC con Stefanno Occelli, Filippo Massimino e Lorenzo Canavese.
L'Alto Adige fa la voce grossa anche al femminile: Thea Wanker, Arisa Anvidalfarei e Tanja Wanker chiudono in 51'16.5 e si mettono al collo la medaglia del metallo più pregiato. Argento per AOC 1 con Magalì Miraglio Mellano, Luna Forneris e Alice Gastaldi che recuperano terreno. Bronzo per Alto Adige 2 Patrizia La Marchina, Sara Eisath e Eva Weiss. In gara hanno combattuto fino alla fine provando a recuperare il gap ma Cecilia Peano, Gaia Gondolo e Anna Giraudo di AOC 2 si sonon fermate ai piedi del podio.
Festa piemontese nella categoria Giovani femminile: Fabiola Miraglio Mellano, Matilde Giordano, Carlotta Gautero, che hanno gareggiato con i colori del comitato, si aggiudicano la vittoria, mai i discussione in tutte le frazioni, davanti al Trentino di Alessia Forlin, Denise Maestri e Desiree Angeli. L'Asiva con Chiara Barailler, Michelle Saracco e Nayeli Mariotti Cavagnet si aggiudicano la medaglia di bronzo.
Il Piemonte trionfa anche al maschile grazie alla prestazione superlativa del terzetto formato da Michele Carollo, Paolo Barale e Nicola Giordano. I tre cuneesi hanno messo in sotto chiave la vittoria già nella prima frazione con Carollo che ha letteralmente fatto il vuoto dietro di sè sin dal primo giro. Asiva 1 (Michel Deval, Simone Betemps, Manuel Contorz) e Carabinieri (Samuele Bettega, Maximilian Leitgeb, Hannes Bacher) si prendono rispettivamente al 2ª e 3ª posizione. Marco Da Pozzo, Andrea Da Conte Vecchino e Marco Iorio per FVG e Alto Adige 1 con Raphael Laner, Lukas Schwienbacher e Adam Ferdick chiudono la top 5.
Eva Hutter, Sophia Zardini e Birgit Schoelzhorn regalano all'Alto Adige un altro titolo italiano: le tre altoatesine chiudono davati alla staffetta dell'Esercito formata da Denise Planker, Francesca Brocchiero e Gaia Brunello. Bronzo per FVG F di Maya Pividori, Sophia Polo e Serena del Fabbro. Anael Mezzacasa, Irene Vinante e Ilary Ravelli di Trentino e Giorgia saracco, Elisa Stevenin e Amelie Dherin per Asiva terminano la competizione al 4° e 5° posto.
Festa per le Fiamme Oro al maschile dove festeggia anche il Piemonte vista la presenza di 2 atleti cuneesi: Thomas Daziano, Christoph Pircher e Marco Barale salgono sul gradino più alto del podio in una gara mai in discussione. i tre poliziotti, lanciati da Daziano che prende subito il largo, mantengono la leadership della gara anche nella seconda e terza frazione non lasciando marginni di manovra alla staffetta Asiva di Dewis Barrel, Andrea Cecchellero e Nicolò Betemps che chiudono al 2° posto. Bronzo per Pietro Pallober, Alex Perissutti e Cesare Lozza con FVG. Stefan Navillod, Fabio Piller Cottrer e Felix Ratschiller (Carabinieri) e Davide Cola, Simoe Mottaa e Davide Compagnoni (Alpi Centrali) chiudono al 4° e 5° posto.
La Coppa Italia si prende ora una settimana di pausa prima di concludere la stagione invernale con i Campionati Italiani assoluti che si terranno ad Anterselva il 23-24 marzo.
Le foto sono liberamente utilizzaibili citando i credit Fondo Italia
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Un leggero nevischio ha accolto questa mattina i 177 atleti che si sono contesi il titolo italiano Individuale nelle categorie Aspiranti U17, Giovani U19 e Juniores U22. La manifestazione, magistralmente organizzata da ASV Ridnaun, era valevole anche come 6ª tappa della Coppa Italia Fiocchi.
I primi a presentarsi al cancelletto di partenza sono state le categorie Aspiranti dove al maschile il titolo italiano è andato a Jan Steinkasserer (34'31.4; 0+1+1+2) che con il compagno di squadra Julian Huber (34'37.3; 0+2+1+1) è stata doppietta dell'Alto Adige. A rompere l'egemonia altoatesina, e conquistare così la medaglia di bronzo, ci ha pensato il classe 2007 del Primiero, Riccardo Giacomel che ha chiuso in 36'03.2 (1+1+0+1). Il primo piemontese a tagliare il traguardo è stato Filippo Massimino (Alpi Marittime) che ha chiuso al 6° posto (36'38.6; 0+3+0+2). Stefano Occelli (Valle Stura) ha terminato la sua fatica al 18° posto seguito da Lorenzo Canavese (Alpi Marittime), 19°. Jacopo Piasco (Alpi Marittime) 27°, Andrea Occelli (Valle Stura) 28°.
Al femminile, la più veloce sui 7,5Km è stata la piemontese Matilde Giordano (Fiamme Oro) che ha fermato il crono in 26'18.1 (1+0+1+0). La nuova campionessa italiana ha chiuso davanti alle altre due piemontesi, Alice Gastaldi (Valle Pesio; 27'44.8; 0+0+2+0) e Gaia Gondolo (Alpi Marittime; 28'52.5; 0+2+0+0) conquistando le medaglie d'argento e bronzo. In top 10 entra Magalì Miraglio Mellano (Alpi Marittime) che chiude al 6° posto, mentre Cecilia Peano (Alpi Marittime) chiude al 9° posto. Luna Forneris (Alpi Marittime) è 18ª, Anna Giraudo (Alpi Marittime) 34ª.
Sfida all'ultimo poligono per Nicola Giordano (Fiamme Gialle) e Michele Carollo (Carabinieri): un testa a testa emozionante che visto salire sul gradino più alto del podio Carollo (37'48.1; 0+1+0+1) che proprio nell'ultima serie in piedi è stato molto più preciso di Giordano (39'27.9; 0+1+0+2). Medaglia di bronzo per Samuele Bettega (Carabinieri) che ha chiuso con due errori totali al polgiono (0+2+0+0). Simone Motta (Alta Vltellina) e il cuneese Paolo Barale (Fiamme Oro) hanno chiuso la top5. Nicolò Aime (Alpi Marittime) e Tommaso Peano (Alpi Marittime) chiudono rispettivamente al 16° e 20° posto.
E' ancora un'atleta piemontese a conquistare il titolo italiano di giornata: Carlotta Gautero (Fiamme Oro) domina i 10Km chiudendo in 34'31.8 (1+1+0+1) con una positiva prova sugli sci che le ha permesso di chiudere con ampio margine su Eva Hutter. L'atleta delle Fiamme Gialle ha chiuso in 35'04.2 (1+1+0+0) davanti alla compagna di squadra Nayeli Mariotti Cavagnet (35'23.6; 0+1+1+1). Giornata un pò complicata per la cuneese Fabiola Miraglio Mellano (Fiamme Gialle) che chiude al 4° posto pagando i quattro errori totali commessi (37'06.5; 1+3+0+0).
Nella categoria Juniores da evidenziare l'ottima prova sugli sci di Marco Barale: l'atleta cuneese delle Fiamme Oro ha fatto registrare il miglior tempo sugli sci: purtroppo qualche errore di troppo al poligono (2+4+2+0) hanno penalizzato il piemontese facendoloo chiudere in 11ª posizione. Vittoria di Alex Perissutti (Fiamme Gialle).
Non c'è vittoria più bella di quella ottenuta sulle nevi di casa: così Birgit Schoelzhorn davanti alla famiglia, ad amici e parenti nella sua Ridanna vince il titolo italiano individuale. L'atleta del centro sportivo Carabinieri chiude in 41'50.5 (0+1+0+1) davanti a Sophia Zardini (Anterselva) e Denise Planker (Esercito). Giorgia Saracco (Brusson) e la cuneese Francesca Brocchiero (Esercito) si classificano al 4° e 5° posto.
Due atleti hanno preso il via tra i senior : il cuneese Nicolò Giraudo (Esercito) chiude davanti a Stephan Zippl (Anterselva).
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La seconda giornata dei Campionati Italiani aria compressa di biathlon, organizzati presso la Carnia Arena di Forni Avoltri da ASD Monte Coglians con la collaborazione del Sci CAI Trieste, è dedicata alle staffette.
I primi a scendere in pista è stata la categoria Ragazzi maschile che ha visto il trionfo degli atleti di casa: il Comitato FVG con Nicolò Piller Cottrer, Mathias Romanin e Alec Urgesi ha infatti dominato sulle nevi di casa con il tempo finale di 39'33.4 con un margine di 12''7 sulla staffetta delle Alpi Occidentali II con Thomas Audisio, Carlo Simon e Gioele Pellegrino. La medaglia di bronzo è andata All'Alto Adige I con Loris Costabiei, Leo Josef De Giuseppe ed Elia Steinkasserer che hanno terminato con un distacco di 29''9 dai vincitori. Asiva A (Emil Dandreis, Thierry Gens, Noah Desayeux) e Alpi Centrali I (Alberto Coletti, Filippo Trabucchi, Tobias Andreola) chiudono rispettivamente in 4ª e 5ª posizione. A causa di una penalità la staffetta AOC I (Matteo Parola, Elia Scarpin, Lorenzo Crimaldi) chiude al 6° posto con un distacco di 1'49.0 dalla vetta. AOC III (Nicolò Rosso, Manuel Buttari, Giovanni Rossi), AOC V (Pietro Parola, Fabio Dutto, Alex Demichelis) e AOC IV (Simone Robaldo, Gabriele Siccardi e Davide Marchisio) chiudono rispettivamente in 12ª, 18ª e 20ª posizione.
Non c'è partita nella categoria Ragazzi femminile: l'Alto Adige domina le prime sei posizioni e fa un en plein. May Wierer, Lea Hochrainer e Anna Wolf con Alto Adige I chiudono in 40'13.3 facendo veramente il vuoto dietro di sè, complice anche una prova al tiro perfetta del trio alteatesino. Alto Adige II con Eva Hilber, Lisa Oberhofer e Lara Oberhauser sono medaglia d'argento con un ritardo di 1'56.8; a chiudere il podio ci hanno pensato Lena Kostner, Mia Pedevilla e Lia Rainer con Alto Adige III. Alto Adige V e VI hanno chiuso le prime cinque posizioni. Si ferma in 8ª posizione Ludovica Giordanengo, Lucia Macario e Beatrice Lai con AOC I. Alice Tomasin in staffetta con Veneto e Alto adige e Letizia Dho con Friuli e Veneto, terminano rispettivamente in 17ª e 19ª posizione.
Nella 3×4 Allievi maschile si è imposto il Comitato Alpi Occidentali con il trio formato da Gabriele Giordanetto, Jonathan Giordano e Nicola Giordano. Il team piemontese ha chiuso in 47'02.8 con un margine di 57''1 su Trentino A di Gabriele Carrara, Mauro Ravelli ed Enrico Lorenzoni. Hannes Paris, Leo Schwienbacher e Felix Wolf di Alto Adige I si sono messi al collo la medaglia di bronzo. Il Comitato AOC si prende anche la 4ª posizione con Giacomo Maurino, Mario Einaudi e Luca Fulcheri che chiudono con un ritardo di 1'03.9 dai compagni di squadra. AOC IV (Joei Lisciandrello, Pietro Salvatico, Tiago Ghibaudo) chiudono al 7° posto con un ritardo dalla vetta di 3'54.5, mentre in 10ª posizione chiude il team AOC formato da Liam Lisciandrello, Lorenzo Salvagno e Andrea Quaranta. In 23ª posizione chiude la staffetta mista con Thomas Quaranta.
Lucia Delfino, Cloe Giordano, Viola Camperi con AOC I sono campionesse italiane nella categoria Allievi femminile. Il trio piemontese ha fermato il crono in 49'33.5 con un vantaggio di 2'08.6 sul team Alto Adige I di Teresa Seeber, Elsa Canins e Sara Eisath. Il Comitato Alpi Occidentali si prende anche il 3° posto con Caterina Parola, Giada Grosso e Lucia Brocchiero. Alto Adige III (Ilvy Marie Markart, Lena Spechtenhauser, Tabea Hofer) e AOC III (Elena Carletto, Sofia Cogoli e Giulia Ronchail) si sono classificate rispettivamente al 4° e 5° posto. Al 14° posto si sono classificate Gaia Rostan, Lodovica Raineri e Vittoria Caffa con AOC IV, mentre Alice Ballario, in staffetta mista con l'Asiva, chiude al 17° posto.
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Grandissimo risultato per l'Italia nella staffetta mista di IBU Cup a Obertilliach (Austria). La squadra azzurra (composta da Astrid Plösch, Francesca Brocchiero, Nicola Romanin e David Zingerle) ha infatti conquistato il secondo posto dietro un'inarrivabile Norvegia e davanti alla Francia.
Sontuosa la prestazione dell'Italia, che raccoglie forse il massimo risultato possibile malgrado una partenza incerta, che la vede all'ottavo posto dopo il secondo cambio e una prestazione delle ragazze logicamente in difesa contro avversarie più esperte (Plösch e Brocchiero sono al primo weekend di IBU Cup in carriera). Brave comunque le azzurre a mantenere la calma e a mantenere il loro passo senza strappare: lo dimostra anche la prestazione pulita al poligono di Plösch (una ricarica a terra), mentre la cuneese Brocchiero ha qualche difficoltà in più (una ricarica a terra e due in piedi) compensandola tuttavia con un finale in crescendo sugli sci stretti.
L'Italia cambia poi marcia con i ragazzi, che portano ritmo, esperienza e precisione. Romanin nella sua frazione guadagna ben quattro posizioni e porta la squadra a ridosso del podio, anche grazie all'unica ricarica a terra. Zingerle chiude l'opera approfittando prima del disastroso poligono a terra del tedesco Lucas Fratzscher e poi di quello lento e incerto in piedi del francese Damien Levet, staccato poi nell'ultimo giro.
La Norvegia, intanto, fa gara a sé (1h03'54"1) e, dopo una prima frazione lenta, torna davanti grazie a Ragnhild Femsteinevik ed esce definitivamente dai radar della concorrenza nella seconda metà di gara. Dietro, Francia e Germania dilapidano l'impossibile (dieci ricariche per i transalpini, quattro giri di penalità per i tedeschi) e rischiano di far rientrare in zona-medaglia non solo l'Italia ma anche la Svezia, alla fine quinta dietro la Germania per il disgraziato ultimo poligono di Malte Stefansson (due giri di penalità).
Photocredit Deubert|IBU
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Sulle nevi austriache di Obertilliach si è svolto l'inseguimento femminile di IBU Cup che ha incoronato Marthe Krakstad Johansen. La 25enne norvegese, con un solo errore al poligono (0+0+1+0) ha condotto la gara sempre in testa non lasciando alcun spazio alle avversarie e facendo il vuoto dietro di sè. Alle spalle della Johansen hanno trovato spazio sul podio la francese Ocean Michelon (1+0+1+0), che grazie anche a questo secondo posto si aggiudica la coppa di specialità, con un ritardo di 52.7 e la ceca Tereza Vinklarkova, autrice di un'ottima prova al poligono (0+0+1+0) che le ha permesso una bella rimonta dalla 19ª posizione. Aasne Skrede ha chiuso ai piedi del podio (+1:31,3;0+0+2+1) e Ragnhild Femsteinevik, vincitrice della sprint, non lucida quest'oggi al poligono dove ha commesso otto errori totali (1+4+1+2), ha chiuso al 5° posto con una buona prova sugli sci facendo registrare il 2° miglior course time.Tra le italiane, la cuneese Francesca Brocchiero chiude al 28° posto pagando qualche errore di troppo al poligono (+4:59.0; 1+1+1+2).
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La Norvegia, con il quartetto composto da Tobias Alm, Sivert Gerhardsen, Ole Suhrke ed Isak Frey conquista la Medaglia d'Oro nella Staffetta maschile dei Mondiali Junior in corso di svolgimento ad Otepaa, Estonia. Medaglia d'Argento a favore dell'Ucraina, mentre il Bronzo è ottenuto dalla Francia.
L'Italia, con la formazione composta da Marco Barale, Nicolò Betemps, Felix Ratschiller e Christoph Pircher chiude solo al nono posto.
Dopo il canonico primo giro controllato, escono in testa dal primo poligono con lo zero Andersson (SWE) e l’azzurro Marco Barale, molto scaltro e dinamico nel restare sempre nelle prime posizioni. Con loro anche Kazakistan, Svizzera e Francia. Resta attardata la Norvegia e ancora più indietro in ceco Hak, che si era reso protagonista di un allungo in prossimità del poligono, ma che ha poi dovuto impiegare due ricariche.
Dopo un secondo giro abbastanza controllato, il poligono in piedi è una gara ad eliminazione: Andersson trova lo zero rapido e scappa in testa, seguito dall’estone Kehva e dall’ucraino Kinash. Lejeune (FRA) usa due ricariche, ma non è distante dal gruppo di testa, mentre Italia (Barale) e Norvegia (Alm) sono costretti al giro di penalità e scivolano a ben oltre i 30 secondi di distacco.
Hak (CZE), dopo aver trovato lo zero in piedi, ha un altro passo e allunga in modo deciso sulla concorrenza. L’unico in grado di reggere il suo ritmo è lo slovacco Borgula, che addirittura riesce a sopravanzarlo nel finale, campiando in testa, con Ullman (SUI) in terza posizione e Francia al quarto posto. Notevole ultimo giro per Alm (NOR), che cambia ottavo a 32 secondi dalla testa, mentre l’Italia è al 10° posto a 35 secondi.
Repubblica Ceca sempre in testa nel corso del quarto giro, accumulando margine su tutti gli inseguitori. Il poligono a terra, poi, ricompatta il gruppo di testa per via di tanti errori, con Abraham insieme a pacal (SUI), dono 8 secondi di vantaggio su Larsson (SWE), Garnier (FRA) e Borkovskyi (UKR). Bene Nicolò Betemps, che trova lo zero e si porta in ottava posizione, alle spalle della Norvegia, settima.
Impressionante azione di Gerhardsen (NOR), che salta via tutto il gruppo e si riconduce con Abraham in testa alla corsa. Nel tiro in piedi, poi, impartisce a tutti una dura lezione, trovando uno zero velocissimo e scappando in fuga solitaria, mentre tutti gli altri sono in difficoltà e costretti ad utilizzare le ricariche. In seconda posizione, a 30 secondi dalla Norvegia, risale la Germania con Linus Kesper, in compagnia di Abraham, mentre più indietro ci sono l’Austria e la Francia, con Neumayr e Garnier, con quest’ultimo che si avvantaggia nella seconda parte di tornata.
Continuano le difficoltà nel tiro in piedi per l’Italia, poiché anche Betemps è costretto a percorrere un giro di penalità, scivolando ad oltre un minuto dal podio.
Suhrke (NOR), ad inizio terza frazione, incrementa subito il gap rispetto a Germania e Repubblica Ceca, che inseguono, accumulando un vantaggio attorno ai 40 secondi. Nonostante l’impiego di una ricarica, il margine resta sostanzialmente invariato, poiché anche le nazioni alle sue spalle sbagliano. Elias (CZE) è secondo, con alle sue spalle Muellauer (AUT) e Guiraud-Poillot (FRA), che si avvicinano. In penalità Menz (GER), che perde contatto, mentre bravo Felix Ratschiller (ITA) che trova lo zero, ma è ottavo, tallonato dallo svizzero Demarmels.
Colpo di scena! Disastro di Suhrke, che non riesce a gestire il vento che si è leggermente alzato ed incappa in due giri di penalità! Il norvegese è in parte graziato da quanto accade alle sue spalle, poiché solo Guiraud-Poillot evita il giro di penalità, ricorrendo ad una sola ricarica, ed esce in testa. Invece, Muellauer ed Elias vanno in tilt e sono costretti a percorrere rispettivamente 4 e 3 giri di penalità. Così, l’ucraino Suprun, con lo zero, è terzo e Menz (GER), sale al quarto posto. Bravo Ratschiller ad impiegare una sola ricarica e conservare l’ottavo posto. Tuttavia, il distacco dalla Finlandia, al settimo posto, cresce sopra i 15 secondi.
Suhrke ha una bella reazione nella seconda parte del nono giro e riesce a cambiare esattamente insieme a Guiraud-Poillot, presentando dunque la sfida Norvegia – Francia a cui tantissime volte abbiamo assistito anche tra i Senior. L’Ucraina inizia l’ultima frazione in terza posizione, con 25 secondi da difendere sulla Germania. L’Italia, con Christoph Pircher, è in lotta per la settima ed ottava posizione con la Repubblica Ceca.
Isak Frey (NOR) decide di imporre un ritmo sostenuto sin da subito, mettendo una decina di secondi tra sé e Jefferies. La scelta, però, sembra non pagare, poiché al primo poligono manca 3 bersagli con il caricatore ed è costretto ad impiegare tutte le ricariche per evitare il giro di penalità. Per sua fortuna, anche Jefferies deve usare due ricariche ed il distacco resta immutato rispetto a quello fatto registrare ad ingresso poligono: 15 secondi a favore degli scandinavi. Da segnalare l’ottimo primo giro di Pircher, che guadagna terreno in maniera importante accodandosi al ceco Gregor e trova lo zero a terra, risalendo in sesta posizione, scavalcando sia la Finlandia che l’Austria.
Davanti, Frey continua a guadagnare su Jefferies, arrivando all’ultimo poligono con oltre 20 secondi di vantaggio. Mandzyn, in terza posizione, mantiene lo stesso passo di Frey e recupera qualche secondo alla Francia, avvicinandosi al terzo posto. L’ultima serie è uno show di Isak Frey, che trova lo zero rapido e consegna la Medaglia d’Oro alla Norvegia!
Alle sue spalle, Jefferies va in difficoltà, incappando nel giro di penalità ed aprendo le porte a Mandzyn per l’Argento. L’ucraino impiega due ricariche, ma gli sono sufficienti per uscire dal poligono in seconda posizione con la Francia terza, troppo staccata per rientrare ed ormai destinata al Bronzo. Pfund non ne approfitta fino in fondo, dovendo impiegare anche lui una ricarica, così la Germania resta al quarto posto.
Da segnalare, con grande rammarico, i due giri di penalità che ha dovuto percorrere Pircher dopo il tiro in piedi, che ha relegato l’Italia al nono posto. Tiro in piedi che oggi ha dato fin troppi grattacapi agli azzurri.