Anche nel 2023 il gruppo Montagnedoc promuove e organizza il progetto e l’evento “Gli Allenatori”, per celebrare e premiare i migliori coach e skimen piemontesi. L’appuntamento è per la mattinata di sabato 6 maggio alla Cascina Marchesa di corso Regina Margherita 371 a Torino. Protagonisti dell’incontro saranno gli allenatori, i dirigenti della FISI, le scuole di sci, sindaci ed esperti nella formazione professionale, dirigenti e docenti degli istituti superiori e universitari, rappresentanti del mondo produttivo, parlamentari, rappresentanti delle associazioni di categoria. Alle istituzioni presenti all’evento il compito di trarre le conclusioni e consegnare il premio Montagnedoc, allo Sci Club GIS-Giornalisti Italiani Sciatori quello di indicare i nomi dei vincitori del premio. Il premio al personaggio dell’anno sarà assegnato il premio intitolato al maratoneta Valerio Arri, il primo vincitore di una medaglia olimpica per l’Italia alle Olimpiadi di Anversa del 1920.
Il gruppo Montagnedoc ha come obiettivo istituzionale le attività di comunicazione, promozione e sviluppo della montagna in senso ampio e in particolare sui temi dello sport, del turismo e della cultura, istituendo parallelamente il premio al miglior allenatore e al miglior skiman piemontese di Coppa Europa e Coppa del Mondo. Da sempre nell’evento l’incontro tra gli attori dello sport e del turismo legati alla montagna e i rappresentanti delle istituzioni a tutti i livelli consente un approfondito e vivace dibattito su temi di rilevanza e interesse legati al territorio montano in senso ampio: sviluppo tecnologico, sistemi e infrastrutture impianti, sicurezza, istruzione, gestione delle risorse naturali e umane, alimentazione, produzioni agricole e altro ancora. Il 6 maggio si approfondirà il tema già discusso lo scorso anno, la gestione delle risorse idriche, spaziando dagli usi irrigui e idropotabili all’innevamento programmato. Ma quest’anno al centro della riflessione sarà anche rapporto tra la formazione scolastica e i territori montani. Prendendo esempio dalle esperienze dell’École professionnelle de la montagne di Briançon e del Formont piemontese, gli attori delle Terre Alte si confronteranno con politici e istituzioni sulla necessità di formare tecnici, manutentori e operatori professionali negli ambiti utili al sistema produttivo ed economico montano, per colmare la carenza di formazione professionale e il gap fra domanda e offerta di lavoro. L’esigenza è quella di sviluppare professionalità che consentano la gestione e il funzionamento degli impianti di risalita, la capacità di intervento sull’ambiente con tecnici dedicati alla gestione della rete stradale montana, esperti nella gestione dei boschi e nella trasformazione del legname, meccanici ed elettricisti per gli impianti di risalita, battipista, guide alpine, maestri di sci, maestri di intaglio, ecc. Si vuole sostanzialmente tornare a riflettere sulla possibilità di avviare uno o più istituti tecnici che possano formare operai specializzati nelle varie discipline; portare nelle classi l’esperienza del territorio della montagna, sviluppare percorsi educativi con pratiche operative legate al lavoro, al mantenimento ambientale e alla costruzione di manufatti specifici del territorio; organizzare percorsi didattici teorici e pratici al fine di recuperare tradizioni e cultura dei lavori fondanti di montagna.