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Alcuni atleti italiani hanno affrontato una lunga trasferta in Cina per partecipare sulle nevi del Wanlong Ski Resort alle gare della Far East Cup. Il Gigante di giovedì 6 dicembre è stato vinto dal sud coreano Donghyun Jung in 2',19”,72/100, con un vantaggio di 21/100 sul céco Jan Zabystran (LK Chomutov) e di 37/100 sullo svedese Axel Lindqvist (Sundsvall Slk). Il migliore degli italiani è stato Pietro Franceschetti (Sporting Club Madonna di Campiglio) quarto, mentre Michele Gualazzi, bergamasco dello Ski Team Cesana, si è piazzato diciassettesimo.
La classifica del Gigante maschile disputato nel Wanlong Ski Resort
https://www.fis-ski.com/DB/general/results.html?sectorcode=AL&raceid=99235
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Se non è il più antico in assoluto, quello di Bardonecchia è sicuramente uno degli Sci Club italiani a maggiore “anzianità”. Il sodalizio sportivo dell’Alta Valle di Susa festeggia i suoi 110 anni di attività sabato 8 dicembre alle 17,30 nella sala Giolitti del Palazzo delle Feste di Bardonecchia. La manifestazione, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e dal Comitato FISI Alpi Occidentali, sarà l'occasione per illustrare i programmi e i nuovi progetti su cui il direttivo del “Bardonecchia” sta lavorando. A celebrare i 110 anni dello Sci Club storico della “Conca” interverranno il Vicepresidente della FISI Pietro Marocco, il Presidente del Comitato Alpi Occidentali Pietro Blengini, il Sindaco di Bardonecchia Francesco Avato e le altre autorità locali.
I libri di storia sportiva raccontano che un gruppo di locali valligiani, pionieri dello sci, attirati dalle prime evoluzioni sulle nevi dell’ingegnere svizzero Adolfo Kind, “profeta” del nuovo sport in Italia, si riunirono nel 1908 per costituire lo Ski Club Bardonecchia, in una conca che si era rivelata sin dall’inizio del secolo terreno ideale e fertile per gli appassionati della neve: dai primi passi sulle pendici della Regione Molino, l’attuale Campo Smith, alle prime gite nella splendida Valle Stretta. Negli annali si legge che il primo presidente fu Emilio Armando, segretario Domenico Ancellotti e membri del consiglio i signori Pallavio, Bosticco e alcuni ferrovieri. Grazie all’entusiasmo dei pionieri, nell’autunno del 1908 dello stesso anno fu terminato il trampolino di salto da 50 metri alle pendici del Colomion, a cura del “fratello maggiore” Ski Club Torino e del 3° Reggimento Alpini comandato dal capitano Ferretti. Nell’inverno 1908-1909 furono organizzati i primi Campionati Italiani di sci. Il trampolino era allora un impianto all’avanguardia, con una pendenza media di 33° e una larghezza di 6 metri. Poteva ospitare le evoluzioni di due sciatori in parallelo e non a caso i fratelli norvegesi Smith vi stabilirono il nuovo record mondiale di salto, con la misura di 44 metri, incredibile per l’epoca. Bisognerà attendere la fine della Prima Guerra Mondiale e gli inizi degli anni ‘20, per vedere organizzate a Bardonecchia le prime gare di sci da discesa tipo “moderno”. Gli atleti dello Sci Club Bardonecchia, sin dalle prime manifestazioni, colsero allori importanti a livello nazionale e internazionale, contribuendo ad allargare la fama della cittadina, conosciuta, sino ad allora, principalmente per il traforo ferroviario del Frejus. La storia dello Sci Club è strettamente intrecciata con quella della stazione turistica invernale. Sino al 1957 la “scuderia” dello Sci Club era tutt’uno con la locale scuola di sci. Fu l’allora presidente Ferruccio Bosticco a voler separare le due realtà, per dare un’impronta più agonistica alla società sportiva. L’elenco dei tanti campioni che portarono in alto il nome del “Bardonecchia” comincia con i fondisti e con i saltatori e prosegue con i discesisti e con tecnici e allenatori del calibro del compianto Ferruccio Bonaiti e di Gino Senigagliesi. Nel “Bardonecchia” sono cresciuti talenti come quello della discesista Clotilde Fasolis, a 17 anni portabandiera dell’Italia nella cerimonia d’inaugurazione delle Olimpiadi Invernali di Grenoble. Anche Teresio Vachet ebbe l’onore di rappresentare l’Italia a Grenoble, mentre Anahid Tasgian si distinse nelle gare degli universitari. Atleti e tecnici come Aldo Timon hanno dato vita ad una vera e propria scuola tecnica bardonecchiese, accompagnando la crescita agonistica dei campioni degli anni ‘70. L’elenco degli atleti del “Bardonecchia” che hanno fatto parlare di sé è lunghissimo, ma alcuni nomi meritano di essere citati per la loro presenza in Nazionale tra gli anni ‘80 e oggi: Luca Pesando, Fabio De Crignis, Alberto Senigagliesi e i fratelli Camilla e Giovanni Borsotti. In 110 anni lo Sci Club Bardonecchia ha organizzato centinaia di manifestazioni ad altissimo livello: dalle epiche classiche di fondo del Trofeo Martini & Rossi e della Coppa Principi di Piemonte alla Settimana Internazionale di Salto, dai Campionati Mondiali Universitari alle varie edizioni dei Campionati Italiani Assoluti e Giovani, dai campionati Mondiali Militari e Junior ai Campionati del Mondo Ferrovieri, dal Gran Premio Internazionale Commercianti alle finali nazionali dei Giochi della Gioventù e Studenteschi, dalle gare internazionali FIS alle finali della Coppa Europa 1998. Nel 1969 è stata conferita allo Sci Club la Stella d’ Oro al merito sportivo, per la prima volta in Italia assegnata ad un club di sport invernali. Oltre a numerosi titoli Italiani in tutte le discipline lo Sci Club Bardonecchia conserva nelle proprie bacheche, ricche di ricordi e medaglie, anche il prestigioso Trofeo Topolino e il Trofeo del Cinquantenario FISI. Papa Giovanni Paolo II era socio onorario” dello Sci Club Bardonecchia. La tessera d’onore fu inviata al Santo Padre, notoriamente appassionato di sci, in occasione dei 75 anni del sodalizio. Il Papa, da sempre molto vicino agli sportivi e amante in modo particolare della montagna, ringraziò con una calorosissima lettera augurale ed impartì la benedizione apostolica. I colori sociali della Scuderia sono da sempre il rosso ed il bianco, non per nulla il soprannome “Diavoli Rossi”. Il bozzetto dello stemma attuale dello Sci Club fu ideato nel 1946 dal consigliere Renato Sibille con il Presidente di allora Natale Bosticco. Rappresenta uno sciatore in posizione, tratto da una foto dell’epoca che riproduceva l’atleta Zappi in azione, sovrastato dallo stemma del casato dei Signori di Bardonecchia, scolpito sul battistero della chiesa parrocchiale di Bardonecchia.
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Doppietta norvegese nel secondo Gigante maschile di Coppa Europa sulle nevi svedesi di Funesdalen, purtroppo con poca gloria per gli atleti italiani. La gara è stata vinta da Fabian Wilkens Solheim (Idrettslaget Heming) nel tempo totale di 1’,57”,73/100, con 20/100 di margine sul connazionale Lucas Braathen (Baerums Skiklob). Terzi a pari merito con un distacco di 21/100 l’austriaco Mathias Graf (Sportverein Dornbirn - Vorarlberg) e il connazionale Maximilian Lahnsteiner (VB Ebensee – Oberösterreich). Migliore degli azzurri Hannes Zingerle (Fiamme Gialle), dodicesimo, seguito da Andrea Ballerin (Fiamme Oro Moena) ventesimo e da Alex Zingerle (Fiamme Gialle) ventunesimo. Fuori dalla zona punti Alessandro Bréan, valdostano dello Ski Team Cesana, trentacinquesimo, mentre Michelangelo Tentori, anche lui tesserato per lo Ski Team Cesana, è uscito nella prima manche.
A proposito di Coppa Europa, in attesa di riprendere i loro impegni internazionali cinque atlete del Gruppo C nazionale parteciperanno al Gigante FIS di Speikboden-Monte Spicco, in programma venerdì 7 dicembre. Tra loro anche la torinese Veronika Calati, dello Ski Team Cesana. Insieme a lei Giulia Di Francesco, Francesca Fanti, Elisa Platino e Giulia Tintorri.
La classifica del secondo Gigante di Coppa Europa maschile disputato a Funesdalen
www.fis-ski.com/DB/general/results.html?sectorcode=AL&raceid=95643
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La Coppa Europa maschile fa tappa a Funesdalen, la stessa località svedese che la settimana scorsa ha ospitato le gare femminili. Il primo Gigante ha messo in luce il ventitreenne carabiniere altoatesino Simon Maurberger, che ha regalato all'Italia la seconda vittoria stagionale dopo quella di Alex Vinatzer nello Slalom di Levi della settimana scorsa. Maurberger ha chiuso le due manche nel tempo totale di 1’,56”,30/100, con un vantaggio di 39/100 sullo svizzero Marco Reymond (Ski Club Blonay) e di 60/100 sull'austriaco Patrick Feurstein (Sportverein Mellau - Vorarlberg). In zona punti anche Federico Liberatore (Fiamme Oro Moena), quinto nonostante il pettorale numero 47, Giulio Zuccarini (Fiamme Oro Moena), che con il quinto tempo della seconda manche è risalito dal ventiseiesimo all'undicesimo posto, Andrea Ballerin (Fiamme Oro Moena) quattordicesimo, Alex Zingerle (Fiamme Gialle) ventunesimo e il valdostano Alessandro Bréan, tesserato per lo Ski Team Cesana, ventiquattresimo. Michelangelo Tentori, bergamasco dello Ski Team Cesana, è giunto trentatreesimo. Mercoledì 5 dicembre a Funesdalen è in programma un secondo Gigante. Zona punti sfiorata per la torinese Anita Gulli (Centro Sportivo Esercito) nel secondo Slalom di Coppa Europa femminile a Trysil, in Norvegia. Anita, alle prime gare dopo un anno di stop per un infortunio, si è piazzata trentaduesima, a soli due decimi dall'ultima posizione utile per i punti, la trentesima. La gara è stata vinta dall'esperta francese Nastasia Noens (Douanes Françaises - Interclub Nice), capace di rimontare dall’undicesima posizione della prima manche per chiudere nel tempo totale di 1’,30”,74/100, con di vantaggio 7/100 sull'azzurra friulana Lara Della Mea (Centro Sportivo Esercito), al suo primo podio in carriera, ex aequo con l'austriaca Chiara Mair. A punti in casa Italia Martina Peterlini (Fiamme Oro Moena) ottava, Michela Azzola (Fiamme Gialle) ventesima e Marta Rossetti (Fiamme Oro). Fuori invece nella prima manche la cuneese Carlotta Saracco (Centro Sportivo Esercito).
La classifica del Gigante della Coppa Europa maschile a Funesdalen
www.fis-ski.com/DB/general/results.html?sectorcode=AL&raceid=95642
La classifica del secondo Slalom della Coppa Europa femminile a Trysil
https://www.fis-ski.com/DB/general/results.html?sectorcode=AL&raceid=95602
Nelle foto in allegato: i podi del Gigante maschile di Coppa Europa a Funesdalen e dello Slalom femminile a Trysil
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Martedì 4 dicembre secondo e ultimo Slalom FIS-NJR sulle piste di Sexten-Sesto Pusteria, nel quale sono stati protagonisti anche alcuni giovani atleti del Comitato Alpi Occidentali. La gara femminile è stata vinta dall'altoatesina Elisabeth Dander (Gardena Raiffeisen) nel tempo totale di 1’,34”,62/100, con 21/100 di vantaggio su Lea Gummerer (TZ Uebertsch) e con 1”,20/100 sull’Aspirante Nina Bachmann (Traniningszentrum Vinschgau) a 1”,20/100. Diciannovesima assoluta e decima delle Aspiranti la ligure Camilla Oliva, del Mondolè Ski Team. Pauli Perathoner (Gardena Raiffeisen) ha vinto la gara maschile con il tempo totale di 1’,36”,16/100, precedendo per 41/100 Matthias Oberhammer (Centro Agonistico Tre Cime Dolomiti) e per 95/100 Filippo Collini (Gardena Raiffeisen). Undicesimo assoluto e secondo degli Aspiranti il genovese Marco Abbruzzese, del Mondolè Ski Team, primo tra i nati nel 2002.
Le classifiche femminile e maschile del secondo Slalom FIS disputato a Sesto Pusteria
https://www.fis-ski.com/DB/general/results.html?sectorcode=AL&raceid=97038
https://www.fis-ski.com/DB/general/results.html?sectorcode=AL&raceid=97037
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Lunedì 3 dicembre ultimo giorno di gare FIS veloci sulla pista Piz Sella della Val Gardena. Nel Super-G femminile successo dell'altoatesina Miriam Kirchler (Carabinieri) in 1’,33”,32/100, con un vantaggio di 44/100 sull'austriaca Lena Wechner (Raiffeisensportclub Finkenberg) e di 50/100 sulla ventenne keniota Sabrina Wanjiku Simader, prima atleta del suo Paese a partecipare ai Mondiali nel 2017 e alle Olimpiadi Invernali 2018, grazie al fatto che dall'età di tre anni vive in Austria grazie al secondo marito della madre. La migliore delle atlete del Comitato Alpi Occidentali è stata ancora una volta la bardonecchiese Alessia Timon (Equipe Beaulard), quindicesima ad 1”,57/100, mentre la concittadina Sara Allemand (Bardonecchia) ha chiuso al quarantunesimo posto, Veronika Calati (Ski Team Cesana) al quarantacinquesimo, Francesca Cianalino (Olimpionica Sestriere) al quarantaseiesimo assoluto, al quattordicesimo tra le Aspiranti e al sesto tra le nate nel 2002, Camilla Oliva (Mondolè Ski Team) al ventinovesimo tra le Aspiranti.
Nel primo Super-G maschile il carabiniere Federico Paini è riuscito a battere il dominatore delle due Discese di sabato e domenica, l'elvetico Nils Mani (Ski Club Schwenden), chiudendo in 1’,28”, con un margine di 6/100 sullo svizzero. Terzo a 14/100 Dominik Zuech (Sci Club Druscié Cortina). Nella classifica degli Aspiranti è terzo il genovese Marco Abbruzzese (Mondolè Ski Team), ancora una volta primo tra i nati nel 2002. Decimo degli Aspiranti è Umberto Avallone (Sestriere), quattordicesimo Alberto Timon (Equipe Beaulard), ventisettesimo Daniele Forconi (Mondolè Ski Team). Rivincita di Nils Mani nel secondo Super-G, con il tempo di 1’,26”,80/100, con 45/100 di vantaggio sul connazionale rossocrociato Lars Roesti (Ski Club Sankt Stephan) e 88/00 sull’austriaco Stefan Babinsky (Sportverein Skiclub Gaal - Steiermark) a 88/100. Quinto Aspirante e secondo tra i nati nel 2002 è Marco Abbruzzese, seguito da Alberto Timon quattordicesimo Aspirante, Umberto Avallone ventunesimo e Daniele Forconi ventinovesimo.
Le classifiche dei Super-G FIS femminili e maschili disputati in Val Gardena
https://www.fis-ski.com/DB/general/results.html?sectorcode=AL&raceid=96531
https://www.fis-ski.com/DB/general/results.html?sectorcode=AL&raceid=96529
https://www.fis-ski.com/DB/general/results.html?sectorcode=AL&raceid=96530
Nella foto in allegato: un’immagine di repertorio di Alessia Timon (foto Michele Fassinotti per Archivio Fotografico Comitato FISI Alpi Occidentali)
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Nel primo Slalom della Coppa Europa femminile disputato nulle piste norvegesi di Trysil la torinese Anita Gulli (ex Sci Club Lancia) e la cuneese Carlotta Saracco, prodotto dell'Equipe Limone, entrambe tesserate per il Centro Sportivo Esercito, erano al rientro in Coppa Europa dopo una stagione intera persa per gravi infortuni. Carlotta ha concluso al trentaseiesimo posto, in rimonta dopo il cinquantaduesimo tempo nella prima manche, mentre Anita è uscita dopo il secondo intertempo della prima manche. La gara è stata vinta dalla svedese Ylva Staalnacke (Kiruna BK) in 1’,26”,24/100, con un vantaggio di 22/100 sulla connazionale Charlotta Saefvenberg (Uhsk Umea Sk) e di 52/100 sulla svizzera Charlotte Chable (Ski Club Villars sur Ollon). Migliore delle italiane la friulana Lara Della Mea (Centro Sportivo Esercito), quarta a 63/100.
La classifica dello Slalom della Coppa Europa femminile disputato a Trysil
https://www.fis-ski.com/DB/general/results.html?sectorcode=AL&raceid=95601
Nella foto in allegato: un’immagine di repertorio di Carlotta Saracco