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Sulle nevi austriache di Obertilliach si è svolto l'inseguimento femminile di IBU Cup che ha incoronato Marthe Krakstad Johansen. La 25enne norvegese, con un solo errore al poligono (0+0+1+0) ha condotto la gara sempre in testa non lasciando alcun spazio alle avversarie e facendo il vuoto dietro di sè. Alle spalle della Johansen hanno trovato spazio sul podio la francese Ocean Michelon (1+0+1+0), che grazie anche a questo secondo posto si aggiudica la coppa di specialità, con un ritardo di 52.7 e la ceca Tereza Vinklarkova, autrice di un'ottima prova al poligono (0+0+1+0) che le ha permesso una bella rimonta dalla 19ª posizione. Aasne Skrede ha chiuso ai piedi del podio (+1:31,3;0+0+2+1) e Ragnhild Femsteinevik, vincitrice della sprint, non lucida quest'oggi al poligono dove ha commesso otto errori totali (1+4+1+2), ha chiuso al 5° posto con una buona prova sugli sci facendo registrare il 2° miglior course time.Tra le italiane, la cuneese Francesca Brocchiero chiude al 28° posto pagando qualche errore di troppo al poligono (+4:59.0; 1+1+1+2).
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La Norvegia, con il quartetto composto da Tobias Alm, Sivert Gerhardsen, Ole Suhrke ed Isak Frey conquista la Medaglia d'Oro nella Staffetta maschile dei Mondiali Junior in corso di svolgimento ad Otepaa, Estonia. Medaglia d'Argento a favore dell'Ucraina, mentre il Bronzo è ottenuto dalla Francia.
L'Italia, con la formazione composta da Marco Barale, Nicolò Betemps, Felix Ratschiller e Christoph Pircher chiude solo al nono posto.
Dopo il canonico primo giro controllato, escono in testa dal primo poligono con lo zero Andersson (SWE) e l’azzurro Marco Barale, molto scaltro e dinamico nel restare sempre nelle prime posizioni. Con loro anche Kazakistan, Svizzera e Francia. Resta attardata la Norvegia e ancora più indietro in ceco Hak, che si era reso protagonista di un allungo in prossimità del poligono, ma che ha poi dovuto impiegare due ricariche.
Dopo un secondo giro abbastanza controllato, il poligono in piedi è una gara ad eliminazione: Andersson trova lo zero rapido e scappa in testa, seguito dall’estone Kehva e dall’ucraino Kinash. Lejeune (FRA) usa due ricariche, ma non è distante dal gruppo di testa, mentre Italia (Barale) e Norvegia (Alm) sono costretti al giro di penalità e scivolano a ben oltre i 30 secondi di distacco.
Hak (CZE), dopo aver trovato lo zero in piedi, ha un altro passo e allunga in modo deciso sulla concorrenza. L’unico in grado di reggere il suo ritmo è lo slovacco Borgula, che addirittura riesce a sopravanzarlo nel finale, campiando in testa, con Ullman (SUI) in terza posizione e Francia al quarto posto. Notevole ultimo giro per Alm (NOR), che cambia ottavo a 32 secondi dalla testa, mentre l’Italia è al 10° posto a 35 secondi.
Repubblica Ceca sempre in testa nel corso del quarto giro, accumulando margine su tutti gli inseguitori. Il poligono a terra, poi, ricompatta il gruppo di testa per via di tanti errori, con Abraham insieme a pacal (SUI), dono 8 secondi di vantaggio su Larsson (SWE), Garnier (FRA) e Borkovskyi (UKR). Bene Nicolò Betemps, che trova lo zero e si porta in ottava posizione, alle spalle della Norvegia, settima.
Impressionante azione di Gerhardsen (NOR), che salta via tutto il gruppo e si riconduce con Abraham in testa alla corsa. Nel tiro in piedi, poi, impartisce a tutti una dura lezione, trovando uno zero velocissimo e scappando in fuga solitaria, mentre tutti gli altri sono in difficoltà e costretti ad utilizzare le ricariche. In seconda posizione, a 30 secondi dalla Norvegia, risale la Germania con Linus Kesper, in compagnia di Abraham, mentre più indietro ci sono l’Austria e la Francia, con Neumayr e Garnier, con quest’ultimo che si avvantaggia nella seconda parte di tornata.
Continuano le difficoltà nel tiro in piedi per l’Italia, poiché anche Betemps è costretto a percorrere un giro di penalità, scivolando ad oltre un minuto dal podio.
Suhrke (NOR), ad inizio terza frazione, incrementa subito il gap rispetto a Germania e Repubblica Ceca, che inseguono, accumulando un vantaggio attorno ai 40 secondi. Nonostante l’impiego di una ricarica, il margine resta sostanzialmente invariato, poiché anche le nazioni alle sue spalle sbagliano. Elias (CZE) è secondo, con alle sue spalle Muellauer (AUT) e Guiraud-Poillot (FRA), che si avvicinano. In penalità Menz (GER), che perde contatto, mentre bravo Felix Ratschiller (ITA) che trova lo zero, ma è ottavo, tallonato dallo svizzero Demarmels.
Colpo di scena! Disastro di Suhrke, che non riesce a gestire il vento che si è leggermente alzato ed incappa in due giri di penalità! Il norvegese è in parte graziato da quanto accade alle sue spalle, poiché solo Guiraud-Poillot evita il giro di penalità, ricorrendo ad una sola ricarica, ed esce in testa. Invece, Muellauer ed Elias vanno in tilt e sono costretti a percorrere rispettivamente 4 e 3 giri di penalità. Così, l’ucraino Suprun, con lo zero, è terzo e Menz (GER), sale al quarto posto. Bravo Ratschiller ad impiegare una sola ricarica e conservare l’ottavo posto. Tuttavia, il distacco dalla Finlandia, al settimo posto, cresce sopra i 15 secondi.
Suhrke ha una bella reazione nella seconda parte del nono giro e riesce a cambiare esattamente insieme a Guiraud-Poillot, presentando dunque la sfida Norvegia – Francia a cui tantissime volte abbiamo assistito anche tra i Senior. L’Ucraina inizia l’ultima frazione in terza posizione, con 25 secondi da difendere sulla Germania. L’Italia, con Christoph Pircher, è in lotta per la settima ed ottava posizione con la Repubblica Ceca.
Isak Frey (NOR) decide di imporre un ritmo sostenuto sin da subito, mettendo una decina di secondi tra sé e Jefferies. La scelta, però, sembra non pagare, poiché al primo poligono manca 3 bersagli con il caricatore ed è costretto ad impiegare tutte le ricariche per evitare il giro di penalità. Per sua fortuna, anche Jefferies deve usare due ricariche ed il distacco resta immutato rispetto a quello fatto registrare ad ingresso poligono: 15 secondi a favore degli scandinavi. Da segnalare l’ottimo primo giro di Pircher, che guadagna terreno in maniera importante accodandosi al ceco Gregor e trova lo zero a terra, risalendo in sesta posizione, scavalcando sia la Finlandia che l’Austria.
Davanti, Frey continua a guadagnare su Jefferies, arrivando all’ultimo poligono con oltre 20 secondi di vantaggio. Mandzyn, in terza posizione, mantiene lo stesso passo di Frey e recupera qualche secondo alla Francia, avvicinandosi al terzo posto. L’ultima serie è uno show di Isak Frey, che trova lo zero rapido e consegna la Medaglia d’Oro alla Norvegia!
Alle sue spalle, Jefferies va in difficoltà, incappando nel giro di penalità ed aprendo le porte a Mandzyn per l’Argento. L’ucraino impiega due ricariche, ma gli sono sufficienti per uscire dal poligono in seconda posizione con la Francia terza, troppo staccata per rientrare ed ormai destinata al Bronzo. Pfund non ne approfitta fino in fondo, dovendo impiegare anche lui una ricarica, così la Germania resta al quarto posto.
Da segnalare, con grande rammarico, i due giri di penalità che ha dovuto percorrere Pircher dopo il tiro in piedi, che ha relegato l’Italia al nono posto. Tiro in piedi che oggi ha dato fin troppi grattacapi agli azzurri.
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Si è aperto il weekend dei campionati italiani di aria compressa di biathlon con le gare individuali, organizzate da ASD Monte Coglians con il sostegno dello Sci CAI Trieste presso la Carnia Arena di Forni Avoltri.
Alle 9:30 in punto la categoria Ragazzi U13 maschile ha dato ufficialmente il via alle competizioni giornalieri: nella 5 km maschile la vittoria è andata al trentino Filippo Giovanni Guadagnini (Dolomitica) che grazie ad una prova al poligono perfetta (0+0+0) ha chiuso in prima posizione con il tempo finale di 17'38.4 con 21''1 di vantaggio sull’altoatesino dell'ASD Anterselva Elia Steinkasser (1+0+0) e 29″4 sull'atleta degli Amis De Verrayes Noah Desayeux (0+0+0). Ai piedi del podio si è fermato il piemontese dello sci club Alpi Marittime Lorenzo Crimaldi (0+0+0) seguito da Alec Urgesi (Camosci). Top15 per Gioele Pellegrino (Alpi Marittime) che chiude in 8ª posizione (0+0+0), mentre Thomas Audisio (Alpi Marittime) è 11° (0+1+0). Gli altri atleti hanno così concluso: 21° Elia Scapin (Alpi Marittime), 24° Matteo Parola (Valle Stura), 29° Manuel Buttari (Alpi Marittime), 30° Carlo Simon (Valle Stura), 32° Simone Robaldo (Alpi Marittime), 37° Fabio Dutto (Alpi Marittime), 41° Nicolò Rosso (Alpi Marittime), 42° Pietro Parola (Valle Stura), 43° Alex Demichelis (Alpi Marittime), 52° Tommaso Occelli (Valle Stura), 59° davide Marchisio (Alpi Marittime), 60° Giovanni Risso (Alpi Marittime), 64° Gabriele Siccardi (Valle Stura).
Dominio dell'Alto Adige al femminile che occupa le prima dieci posizioni: nella 4 km successo per l'atleta dell'ASD Anterselva, Anna Wolf (1+0+0) che chiude in 16'02.5 davanti a Lea Hochrainer (ASV Ridanna) con un poligono senza errori (0+0+0). Sul terzo gradino del podio si accomoda Maya Wierer (ASV Anterselva), anche lei senza errori (0+0+0). Lisa Oberhofer e Lara Oberhauser, entrambe rappresenti dello sci club Gardena, chiudono al 4° e 5° posto. La miglior piemontese è Beatrice Lai (Alpi Marittime) che chiude al 14° posto con tre errori totali (2+1+0). Seguono al 27° posto Ludovica Giordanengo (Alpi Marittime), 30ª Letizia Dho (Valle Ellero), 35ª Alice Tomasini (Valle Stura), 44ª Lucia Macario (Alpi Marittime).
E' stata poi la volta delle categoria Allievi U15: tra i ragazzi, impegnati su un percorso di 7,5km, ha trionfato Mauro Revelli (Fondo Val Sole) che ha chiuso con due errori nella sessione in piedi (0+1+0+1) e il tempo finale di 26'29.6, con un distacco di 43″2 sull’altoatesino dell'ASD Anterselva Felix Wolf (0+0+0+1) e 3:02.4 sul piemontese dello sci club Valle Stura, Giacomo Maurino (0+1+1+1), che si aggiudica la medaglia di bronzo. Bene anche la prestazione di Gabriele Giordanetto (Valle Stura) che chiude al 5° posto. In top 15 chiudono anche altri quattro atleti piemontesi: 7° posto per Luca Fulcheri (Valle Ellero), 10° Mario Einaudi (Valle Stura), 11° Tiago Ghi8baudo (Valle Stura), 14° Jonathan Giordano (Alpi Marittime). Gli altri piemontesi in gara hanno così chiuso: 20° Andrea Quaranta (Alpi Marittime), 24° Leonardo Brondello (Valle Stura), 25° Joei Lisciandrello (Valle Pesio), 35° Lorenzo Salvagno (Valle Pesio), 37° Nicola Giordano (Alpi Marittime), 38° Pietro Salvatico (Valle Ellero), 39° Liam Lisciandrello (Valle Pesio), 58° Thomas Quaranta (Alpi Marittime).
Nella 6 km Allieve il Comitato Alpi Occidentali si prende le prime cinque posizioni grazie alle prestazioni di Lucia Delfino (Valle Stura) che con una prova senza errori fa il vuoro dietro di sè comandando lo squadrone piemontese. Viola Camperi (Alpi Marittime) chiude con un distacco di 1’31″3 dalla vincitrice (0+1+0+0), mentre Lucia Brocchiero è 3ª a 1’44″3 (0+1+0+0). Cloe Giordano (Alpi Marittime) e Caterina Parola (Valle Stura) chiudono rispettivamente al 4° e 5° posto. Top20 per altre tre atleti piemontesi: 16° posto per Giada Grosso (Alpi Marittime), 18° Giulia Ronchail (Nordico Pragelato), 19° Elena Carletto (Alpi Marittime).22° Gaia Rostan (Nordico Pragelato), 37° Vittoria caffa (Valle Pesio), 40° Alice Ballario (Alpi Marittime), 41° Lodovica Raineri (Valle Ellero), 45° Sofia Cogoli (Nordico Pragelato).
Per quanto riguarda, invece, la classifica generale la vittoria va tra gli U13 maschile a Elia Steinkasserer (Anterselva) che con 146 punti è davanti a Filippo Giovanni Guadagnini (Dolomitica; 136 punti) e Alec Urgesi (Camosci; 123 punti). Anna Wolf con 150 punti è leader generale tra le U13 femminile: l'atleta dell'ASD Anterselva vince su Lea Hochrainer (Ridanna, 126 punti) e Maya Wierer (Anterselva, 117 punti).
Mauro Revelli (Fondo Val Sole) è il vincitore, con tre vittorie su tre, tra gli U15: il trentino con 150 punti è davanti a Felix Wolf (Anterselva, 135 punti) e Giacomo Cautiero (Cortina, 98 punti). Tripletta piemontese al femminile con Viola Camperi che domina la classifica generale: l'atleta dello sci club Alpi Marittime con 146 punti vince davanti a Lucia Delfino (Valle Stura, 139 punti) e Cloe Giordano (Alpi Marittime, 126 punti).
Il comitato Alpi Occidentali, grazie agli ottimi risultati degli atleti, conquista il 2° posto dietro solo all'Alto Adige; La classifica delle società, invece, vede trionfare lo sci club Alpi Marittime seguito dall'ASD Anterselva. Buon 3° posto per lo sci club Valle Stura.
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Una straordinaria Italia con Fabiola Miraglio Mellano, Nayeli Mariotti Cavagnet e Carlotta Gautero sono argento nella staffetta femminile dei Mondiali Youth di Otepaa in Estonia!! Vince la Norvegia; bronzo per la Repubblica Ceca.
Nella prima frazione, Fabiola Miraglio Mellano passa il testimone alla valdostana Nayeli Mariotti Cavagnet in 3^ posizione, a soli 14'4 dalla Svizzera. La cuneese delle Fiamme Gialle è riuscita a tenere un buon ritmo sugli sci facendo anche registrare il 3° miglior tempo e utilizzando quattro ricariche totali (due per ciascuna sessione di tiro). In questa prima frazione, la migliore è indubbiamente la Svizzera che grazie ad un'ottima prova di Alessia Laager, che utilizza una sola ricarica nel tiro in piedi, è prima seguita dalla Norvegia a 10''4.
Nella seconda frazione, a prendere il comando è la Norvegia che grazie ad una perfetta prestazione al poligono di Anna Torjussen cambia in testa. La Francia però non cede il passo e Voldiya Galmace Paulin, che in questa rassegna è già riuscita a conquistare ben tre medaglie (oro nella mixed relay, bronzo nell’individuale e argento nella sprint), cambia a soli 0.2 dalla testa. Continua la galoppata dell’Italia che grazie alla positiva prestazione della valdostana Nayeli Mariotti Cavagnet, che utilizza una sola ricarica per sessione di tiro, mantiene il 3° posto.
Nella terza frazione continua il duello tra Norvegia e Francia: il poligono a terra fa la differenza. La francese Lou-Anne Dupont Ballet Baz approfitta di un errore in più commesso da Silje Berg-Knutsen e si mette al comando ma l’Italia con Carlotta Gautero non molla, anzi, accorcia le distanze da Francia e Norvegia. Seguono, più distaccate, Repubblica Ceca e Germania. L’ultimo poligono è davvero da cardiopalma! Si percepisce la tensione nello sguardo della francese Lou-Anne Dupont Ballet Baz e la norvegese Silje Berg-Knutsen che approfitta di qualche errore di troppo al poligono della francese, arrivando anche a fare un giro di penalità. Carlotta Gautero è però una cecchina perfetta al poligono e non si fa cogliere impreparata: la cuneese delle Fiamme Oro, con un prova perfetta, si porta in seconda posizione. La sfida è ora tra Norvegia ed Italia dove una straordinaria Gautero si porta addirittura al comando: negli ultimi metri Silje Berg-Knutsen non ci sta e complici anche materiali molto più veloci dell'azzurra, sorpassa la Gautero ed è festa norvegese.
Meritassimo argento per L’Italia di Fabiola Miraglio Mellano, Nayeli Mariotti Cavagnet e Carlotta Gautero.
Battaglia aperta anche per la medaglia di bronzo tra Francia e Repubblica Ceca dove è proprio quest’ultima a salire sul terzo gradino del podio grazie alla zampata finale di Heda Mikolasova. Francia e Germania chiudono la top 5.
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Il terzetto composto da Michele Carollo, Davide Cola e Nicola Giordano conquista la Medaglia di Bronzo nella Staffetta Maschile dei Mondiali Junior di Otepaa, Estonia.
La gara è stata vinta dalla Norvegia, con ampio margine sulla Francia.
Protagonista indiscusso della prima frazione è senza alcun dubbio Michele Carollo. Il cuneese del CS Carabinieri, dopo aver impiegato una ricarica nel tiro a terra, si ricongiunge prontamente a Kulbin (EST) e Skogrand (NOR), che non avevano sbagliato, trascinandosi anche lo svizzero Burch. Nel tiro in piedi, poi, l’azzurro non sbaglia, attestandosi al secondo posto alle spalle del francese Carlier, che era stato più rapido di lui. Anche Kocmanek (CZE) e Burch escono con lo zero in piedi, mentre perdono terreno Skogrand e Kulbin, rispettivamente con due e tre bersagli mancati, poi coperti con le ricariche.
Nel terzo giro, Carollo è una furia! Supportato evidentemente anche da sci estremamente performanti, lascia sul posto Kocmanek, riprende Carlier e lo stacca. Al cambio, il vantaggio sugli inseguitori è nell’ordine dei 13 secondi; semplicemente eccezionale!
Ricevuto il testimone da Carollo, Davide Cola gestisce il ritmo sugli sci con grande intelligenza: consapevole di non essere superiore agli inseguitori, mantiene un’andatura regolare in funzione del poligono, facendosi assorbire dal gruppetto con Norvegia, Francia e Repubblica Ceca. Trova il doppio zero, sia a terra che in piedi, in due serie delicate perché particolarmente selettive. Fa meglio di lui solo il norvegese Alm, il quale, nonostante un bersaglio mancato nel tiro in piedi (prontamente coperto con la ricarica), è decisamente superiore al piemontese sugli sci ed allunga fino ad accumulare un margine di 10 secondi. Al terzo posto il francese Bouchex-Bellomie, che perde contatto con le prime due posizioni dopo aver mancato due bersagli in piedi, cambiando 22 secondi più indietro rispetto all’Italia. Le posizioni del podio appaiono già in ghiaccio, poiché la Slovenia, che si attesta al quarto posto seguita dalla Germania, dista oltre un minuto e venti dalla medaglia di bronzo.
In apertura di ultima frazione, il norvegese Kalkenberg fa subito il vuoto, allungando prepotentemente su Nicola Giordano e passa indenne il primo poligono con il 5/5. Improvvisamente, però, peggiorano leggermente le condizioni al poligono e sia Giordano che il francese Guy vanno in grande difficoltà. Il transalpino si salva con le ricariche e sale al secondo posto, mentre Giordano sarà costretto a compiere 2 giri di penalità, perdendo secondi importanti anche per un problema alla carabina; probabilmente, un problema nell’inserimento della ricarica. Con condizioni migliori, lo sloveno Grosselj Simic non sbaglia e si avvicina con prepotenza all’azzurro, al quarto posto.
Kalkenberg, forte anche di due minuti di vantaggio sulla Francia, si concede il lusso di “giocare” con il poligono: realizza, infatti, una serie rapidissima, mancando tuttavia il terzo ed il quarto colpo. Impiegherà tutte le tre ricariche per coprire i due bersagli mancati, ma la Medaglia d’Oro non è mai stata in discussione per il terzetto norvegese. Per Kalkenberg sono 3 ori consecutivi, dopo i due individuali nella Sprint e nella Mass Start 60.
Dietro, sembra quasi ripetersi lo scenario del poligono precedente: Guy manca l’ultimo colpo ed impiegherà due ricariche per coprire il bersaglio. Anche Giordano manca un bersaglio con i 5 colpi del caricatore, coperto dopo aver utilizzato due ricariche, ma grazie alle difficoltà di Grosselj Simic, si assicura comunque una Medaglia di Bronzo costruita da Carollo, protetta da Cola e difesa da Giordano, con la Francia di Argento.
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Il weekend austriaco di IBU Cup, al femminile, si è aperto con il successo della norvegese Ragnhild Femsteinevik nella sprint 7.5km. Sulle nevi di Obertilliach la ventottenne scandinava ha fornito una prestazione pulita al poligono, 2° shooting time, e solida sugli sci, 5° crono nel fondo, che le ha consentito di vincere con il crono di 21:49.5.
Alle spalle della Femsteinevik hanno trovato spazio sul podio la francese Ocean Michelon (0-1), seconda e frenata da un decisivo errore nella sessione in piedi, e l’austriaca Kristina Oberthaller (0-0). Da constatare il consueto dominio norvegese con ben cinque portacolori che hanno chiuso nella top ten. In casa azzurra è stata l’occasione per vedere all’opera in una tappa di IBU Cup, per la prima volta in carriera quattro biathlete: bene la cuneese del centro sportivo Esercito Francesca Brocchiero che ha colto il 16° posto senza errori al tiro e denotando una certa personalità, Astrid Plosch (Esercito, 27ᵅ), Serena Del Fabbro (Monte Coglians, 44ᵅ) e Birgit Schoelzhorn (Carabinieri, 50ᵅ) mentre la più navigata Fabiana Carpella (Fiamme Oro) ha raggiunto il 30° posto.
QUI le classifiche della sprint di IBU Cup.
Francesca Brocchiero in una foto di repertorio
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Un ultimo poligono indigesto alla Svezia ma da incorniciare per l’Italia. Nell’ultima gara individuale (categoria youth) dei Mondiali Giovanili di biathlon il Belpaese si regala la prima medaglia di questa rassegna iridata, firmata Carlotta Gautero. Sulle nevi di Otepää (Estonia), in una mattinata condizionata da una costante e fitta nevicata, la diciottenne cuneese delle Fiamme Oro conquista uno splendido bronzo nella mass start 60 di 9 km.
Si decide tutto nell’ultima serie in piedi quando la svedese Elsa Tanglander, fin lì infallibile con la carabina in mano, crolla commettendo tre errori e compromettendo definitivamente la sua prova, già caratterizzata da due cadute, che chiuderà poi al 11° posto. Diverse atlete riescono ad approfittare della situazione trovando lo zero e scappando verso la lotta per la medaglia. La francese Ola Bugeaud (1-0-0-0), uscita per prima dal poligono, viene ripresa dalla scatenata ucraina Olga Markushyna (1-0-0-0) che sopravanza, nel finale, la transalpina e va a prendersi una meritata medaglia d’oro.
Alle loro spalle c’è anche un acceso duello per il bronzo che vede coinvolte l’altra francese Lou-Anne Dupont Ballet Baz (1-1-0-0) e la nostra Gautero (1-1-0-0). L’ha spunta quest’ultima, autrice di una prova lucida ed in crescendo, che va così a raccogliere la terza medaglia di peso della sua stagione dopo i due ori (sprint e staffetta mista) conquistati ai Giochi Olimpici Giovanili di Gangwon (Corea Del Sud).
In casa Italia c’è da sottolineare anche il buon 9° posto colto dalla cuneese delle Fiamme Gialle Fabiola Miraglio Mellano (1-0-1-0) mentre Nayeli Mariotti Cavagnet chiude nelle retrovie.
QUI le classifiche della mass start 60.
Photocredit: Osula|IBU