Sci alpinismo
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Condizioni meteo complicate per la disputa del Tour du Grand Paradis-Trofeo Renato Chabod, con la pioggia mista a neve che ha costretto gli organizzatori dello Sci Club Valsavarenche a modificare il percorso della gara, accorciandolo e rinunciando al passaggio sulla vetta del Gran Paradiso. In ogni caso quella che è a pieno titolo una classica dello sci alpinismo ha offerto grande spettacolo, con due vincitori di prestigio quali Matteo Eydallin e Damiano Lenzi. Il valsusino e l’ossolano, entrambi in forza al Centro Sportivo Esercito, hanno confermato il loro ottimo stato di forma nella fase finale della stagione 2015-2016, conducendo la gara di testa sin dai primi metri, anche se al passaggio dai 2750 metri del rifugio Chabod sono transitate insieme tre coppie. Con Eydallin e Lenzi infatti c’erano anche il pinerolese Filippo Barazzuol (Team Movement & Scarpa) insieme al francese Valentin Favre e l’altra coppia del Centro Sportivo Esercito formata da Nadir Maguet e Michele Boscacci. Eydallin e Lenzi nella seconda parte di gara hanno accelerato, presentandosi in solitaria sul traguardo di Pont di Valsavarenche con il tempo di 2h,01’,14”. Sfortunatissimo Filippo Barazzuol che, poco prima del traguardo, ha avuto problemi con i materiali quando si trovava in seconda posizione ed è stato scavalcato da Maguet e Boscacci, che si sono classificati secondi a 2’,50” da Eydallin e Lenzi. Favre e Barazzuol hanno chiuso al terzo posto con 3’,17” di ritardo. A seguire i francesi Leo Viret e Samuel Equy e la coppia composta da Filippo Beccari e Martin Stofner. Nella gara femminile successo delle francesi Marjorie Rogeut e Juliette Benedicto in 3h,07’,54”, con 10’,51” sulla coppia valdostana formata da Claudia Titolo e Marina Ferrandoz e con 13’,25” sulle svizzere Christa Joder e Stéfanie Christoph. Nella categoria Master gradino più alto del podio per il valdostano Amos Rosazza Buro (Corrado Gex) in coppia con Giorgio Villosio (Melezet), con il tempo di 2h,35’,02, davanti ai friulani Andrea De Crignis e Fabio Della Pietra e alla coppia formata da Andrea Cargnino e Simone Giannuzzi. In gara anche alcune coppie miste. La migliore è stata quella composta dai piemontesi Ivan Cesarin (Ski Nordico Valli di Lanzo) e Raffaella Miravalle (Levanna).
In allegato: la classifica e alcune immagini del Tour du Gran Paradis (per gentile concessione dell’Ufficio Stampa ACMEDIA Press e dell’Ufficio Stampa del Comitato regionale valdostano FISI ASIVA)
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Dall’Alpe di Burky, poco sopra Macugnaga, ha preso il via nella mattinata di domenica 10 aprile la prima edizione della Monte Rosa Ski Raid, gara di sci alpinismo inserita nell’International Ski Tour e valida come ultima tappa del circuito della Coppa Italia Trofeo Scarpa. La manifestazione, organizzata dallo Sci Club Valle Anzasca, assegnava anche i titoli italiani a squadre. Il tracciato, tecnico e impegnativo, disegnato da Fabio Iacchini e sovrastato dalla parete Est del Monte Rosa, aveva una lunghezza di 18,7 chilometri con 1850 metri di dislivello positivo diluito in tre salite, mentre il dislivello negativo era di 2120 metri. Una giornata primaverile, con temperature al di sopra della media del periodo, ha accompagnato le cinquanta squadre che hanno voluto firmare il foglio presenza della prima edizione della manifestazione. La gara si è decisa nella lunga discesa finale che portava le squadre nella piazzetta di Staffa. Fino a quel momento i due team in testa, Lenzi-Eydallin e Lanfranchi-Boffelli, non avevano molti secondi di differenza. Nella prima salita insieme ai battistrada c’era anche la squadra formata da Michele Boscacci e Robert Antonioli, che si sono staccati di alcuni minuti nelle successive salite. Dopo la terza discesa, al termine del breve tratto a piedi, l’ossolano Damiano Lenzi e il valsusino Matteo Eydallin hanno iniziato la discesa verso Staffa con circa 10” di vantaggio. I due portacolori del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur hanno allungato in vista del traguardo ed hanno chiuso la gara con il tempo di 2h,01’,46”,3/10. Il ritardo di Pietro Lanfranchi (Valgandino) e William Boffelli (Roncobello) è stato di 1’,20”,09/10. Per Damiano Lenzi, originario di Ceppo Morelli, piccolo paesino a qualche chilometro da Macugnaga, una doppia soddisfazione: oltre a vestire la maglia di campione italiano insieme al collega Eydallin, ha ricevuto i complimenti dagli altri partecipanti per l’organizzazione della gara di casa. Da sottolineare l’ottimo sesto posto ottenuto dal canavesano Michele Carelli (Levanna), che gareggiava in coppia con il valdostano Henry Aymonod (Corrado Gex). In campo femminile la vittoria è andata alle favorite della vigilia, Elena Nicolini e Laura Besseghini. Anche per loro primo posto e titolo italiano davanti alle due sorelle valdostane Katrin e Annie Bieller. Nicolini e Besseghini hanno condotto la gara sin dalle prime fasi, andando a chiudere con il tempo di 2h,52’,00”,5/10. Le sorelle Bieller hanno accusato un distacco di 9’,05”. Sul gradino più basso del podio sono salite Monica Sortogo e Anna Finizio, staccate di 27’,33”.
In allegato: le classifiche e alcune immagini del Monte Rosa Ski Raid
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Il valsusino Matteo Eydallin e il lombardo Michele Boscacci, entrambi alpini del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, hanno completato la loro cavalcata trionfale nella diciottesima edizione del Tour du Rutor Millet Extreme, valido per la classifica della Coppa del Mondo e come penultima tappa della Grande Course. Eydallin è l’unico ad essersi imposto in quattro edizioni del Tour, mentre il valtellinese Boscacci ha vinto 15 anni dopo il padre, Graziano, ma soprattutto ha ormai la certezza matematica di aver vinto la Coppa del Mondo 2015-2016 di sci alpinismo. La terza tappa del Tour du Rutor l’hanno vinta i francesi William Bon Mardion e Xavier Gachet, giunti al traguardo di Planaval di Arvier in 1h,33’,33”, con 6” di vantaggio sugli svizzeri Martin Anthamatten e Remy Bonnet e 25” su Eydallin e Boscacci, i quali si sono limitati a controllare la situazione. Il tempo inclemente e la scarsa visibilità in quota hanno costretto gli organizzatori ad accorciare il percorso della tappa conclusiva, evitando quasi tutto il ghiacciaio del Rutor. In classifica generale Eydallin e Boscacci hanno chiuso la tre giorni di gare con il tempo totale di 6h,51’,50”, con un vantaggio di 3’,40” su Anthamatten e Bonnet e con 5’,28” su Bon Mardion e Gachet. L’ossolano Damiano Lenzi (Centro Sportivo Esercito) e l’altoatesino Lorenzo Holzknecht si sono piazzati sesti ad 11’,31”. Nessuno scossone nella terza tappa in campo femminile: le francesi Axelle Mollaret e Laetitia Roux hanno controllato la corsa, facendo segnare il tempo finale di 8h,43’,17”, con un vantaggio di 13’,06” sulle svizzere Jennifer Fiechter e Séverine Pont Combe e di 25’,40” sulle italiane Elena Nicolini e Laura Besseghini. Nono posto per Tatiana Locatelli in coppia con la torinese Debora Cardone (Ski Nordico Valli di Lanzo). Nessun cambiamento di posizioni nell’ultima tappa del Millet Tour du Rutor Extrême Jeunes. Tra i Cadetti ancora primi i fratelli di Cogne Sébastien e Fabien Guichardaz, davanti a Giovanni Rossi e Marcello Muscetti e ad Alessandro Gadola e Federico Gusmeroli. In campo femminile a segno le francesi Marie Borriglione e Justine Tonso. Nella categoria Juniores maschile i francesi Simon Bellabouvier e Samuel Equy hanno tagliato ancora per primi il traguardo di Planaval, precedendo nella classifica generale Davide Magnini e Nicolò Canclini e Fabio Pettinà ed Enrico Loss. Ottimo il nono posto finale conquistato dal cuneese Erik Pettavino (Equipe Limone) in coppia con il canavesano Michele Carelli (Levanna). Nella gara femminile Melanie Ploner e Giorgia Felicetti hanno chiuso in scioltezza su Elisa Pedrolini e Alessia Re. Le cuneesi Silvia Rivero (Valle Maira) e Martina Sirigu (Entracque Alpi Marittime) hanno confermato la terza posizione.
In allegato: le classifiche finali del Tour du Rutor e alcune foto dell’ultima tappa
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Seconda tappa sotto la pioggia in basso e sotto il nevischio in quota per il 18° Tour du Rutor – Millet Extreme a Valgrisenche. La coppia di alpini formata dal valsusino Matteo Eydallin e dal lombardo Michele Boscacci ha nuovamente vinto ed ha aumentato il vantaggio in classifica sugli immediati inseguitori. I due portacolori del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur hanno trionfato nella seconda frazione in 2h,32’,03”, precedendo per 2’,15” la coppia svizzera formata da Martin Anthamatten e Remy Bonnet, mentre i francesi William Bon Mardion e Xavier Gachet sono giunti terzi a 2’,30”. In classifica generale Eydallin e Boscacci guidano in 5h,17’,52”, con 3’,59” su Anthametten e Bonnet e 5’,53” su Gachet e Bon Mardion. Sesti Damiamo Lenzi e Lorenzo Holzknecht a 9’35”. In campo femminile è proseguito il dominio delle francesi Axelle Mollaret e Laetitia Roux: la più giovane ha patito un po’ le condizioni meteo, ma alla fine è arrivata un’altra vittoria. Le due transalpine guidano la classifica generale con il tempo di 6h,44’52, con un vantaggio di 9’53” sulle svizzere Jennifer Fiechter e Séverine Pont Combe e di 20’,16” sulle italiane Laura Besseghini ed Elena Nicolini, che hanno recuperato una posizione rispetto alla prima tappa. Nella seconda tappa del Millet Tour du Rutor Extrême Jeunes nella categoria Cadetti hanno consolidato il primato Sébastien e Fabien Guichardaz, davanti a Giovanni Rossi e Marcello Muscetti e ad Alessandro Gadola e Federico Gusmeroli. In campo femminile a segno le francesi Marie Borriglione e Justine Tonso. Cambio al vertice tra gli Junior. Vittoria di tappa e primato per i francesi Simon Bellabouvier e Samuel Equy che si presentano all’ultima tappa con un margine di 1’,12” su Davide Magnini e Nicolò Canclini, mentre confermano la terza piazza Fabio Pettinà ed Enrico Loss. Il Team AOC di Erik Pettavino (Equipe Limone) e Michele Carelli (Levanna) è all’undicesimo posto. Nella gara femminile guidano Melanie Ploner e Giorgia Felicetti con oltre 20’ su Elisa Pedrolini e Alessia Re. Sempre terze le cuneesi Silvia Rivero (Valle Maira) e Martina Sirigu (Entracque Alpi Marittime). Domani, tappa conclusiva sul tracciato originario del Tour du Rutor con partenza e arrivo a Planaval di Arvier.
In allegato: classifiche e foto della seconda tappa del Tour du Rutor
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Ben 335 coppie provenienti da 19 differenti nazioni si sono presentate in Valgrisenche al via della prima frazione del Tour du Rutor di sci alpinismo, un vero e proprio “tappone” con 2386 metri di dislivello, distribuito su quattro salite e altrettante discese. Il percorso ha esaltato le doti del valsusino Matteo Eydallin (Centro Sportivo Esercito), che gareggia in coppa con Michele Boscacci, mentre in campo femminile hanno prevalso le transalpine Laetitia Roux e Axelle Mollaret. Boscacci ed Eydallin hanno preso subito la testa sulla prima ascesa di giornata, il Sigaro a 2745 metri di altitudine, davanti al duo svizzero formato da Martin Anthamatten e Remy Bonnet. Al termine di una prima cavalcata trionfale i due azzurri hanno tagliato il traguardo in 2h,45’,49”, con un vantaggio di 1’,44” sul duo Anthamatten-Bonnet e di 2’,59” sui Didier Blanc e Alexis Sevennec. L’ossolano Damiano Lenzi (Centro Sportivo Esercito), in ha chiuso al settimo posto, gareggiando in coppia con Lorenzo Holzknecht. Nella gara femminile sfortuna nera per la cuneese Katia Tomatis (CAI Tre Rifugi), costretta al forfait per i postumi di una bronchite che ha colpito e indebolito la sua compagna d’avventura, l’inseparabile Martina Valmassoi. Axelle Mollaret e Laetitia Roux hanno vinto la prima tappa 3h,26’,22”, precedendo per 6’,38” le svizzere Jennifer Fiechter e Séverine Pont Combe in 3h33’00”. Terze le giovani Alba De Silvestro e Lorna Bonnel, a 12’,05”. Per queste ultime una bella rimonta e il sorpasso vincente sulle esperte Elena Nicolini e Laura Besseghini, poi quarte davanti alle spagnole Marta Riba e Marta Garcia Farrés. Il Tour du Rutor è anche una gara per le categoria giovanili, con tracciati ridotti, ma comunque Extrême. La prima tappa proponeva un percorso ad anello di poco superiore ai 1.000 metri di dislivello per i Cadetti e uno di 1.260 per gli Junior. Tra i Cadetti successo dei ragazzi di casa, i gemelli Sébastien e Fabien Guichardaz in 1h,17’,36”, davanti alle coppie valtellinesi formate da Giovanni Rossi e Marcello Muscetti e da Alessandro Gadola e Federico Gusmeroli. In campo femminile successo delle francesi Marie Borriglione e Justine Tonso. Tra gli Junior ottimo esordio per gli azzurrini Davide Magnini e Nicolò Canclini in 1h,22’,07”, con un vantaggio di 2’,07” sui francesi Simon Bellabouvier e Samuel Equy e con 4’,08” sui veneti Fabio Pettinà ed Enrico Loss. Al nono posto il Team del Comitato FISI Alpi Occidentali comporta da Erik Pettavino (Equipe Limone) e Michele Carelli (Levanna). Al femminile primo sigillo per le trentine Melanie Ploner e Giorgia Felicetti in 1h,36’,27”, con un vantaggio di 11’,47” su Elisa Pedrolini ed Alessia Re. In chiave piemontese da segnalare il terzo posto delle “AOC Girls”, le cuneesi Silvia Rivero (Valle Maira) e Martina Sirigu (Entracque Alpi Marittime), a 23’ dalle battistrada.
In allegato: alcune foto e le classifiche della prima tappa del Tour du Rutor
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Parla italiano la Sprint Race maschile che ha chiuso la tre giorni della Coppa del Mondo di sci alpinismo nel comprensorio del Mondolè Ski. Il successo infatti è andato al ventiseienne valtellinese Robert Antonioli (Centro Sportivo Esercito), che ha battuto in finale il tedesco Anton Palzer e lo svizzero Iwan Arnold, centrando così il terzo successo stagionale nella specialità dopo quelli ottenuti a Tambre e Les Marecottes (più un secondo posto ad Albosaggia). Fra le donne rivincita della francese Laetitia Roux che ha preceduto sul traguardo le spagnole Claudia Galicia Cotrina e Marta Garcia Farres, mentre la cuneese Katia Tomatis (CAI Tre Rifugi) si è piazzata sesta, precedendo la bellunese Alba De Silvestro. Nella categoria Espoir terzo posto maschile del valdostano Nadir Maguet dietro al tedesco Anton Palzer e allo spagnolo Oriol Cardona Coll. Alba De Silvestro ha chiuso al secondo posto fra le donne, dietro alla svizzera Marianne Fatton e davanti all'altra elvetica Deborah Chiarello. Nella categoria Juniores Nicolò Canclini ha sfiorato il podio ottenendo il quarto posto, alle spalle di Thomas Corthay (Svizzera), Inigo Martinez De Albornoz (Spagna) e Simon Bellabouvier (Francia). Giulia Compagnoni ha concluso al quarto posto nella prova femminile, vinta dalla francese Adéle Milloz, con Giulia Murada quinta e Melanie Ploner sesta. “L’evento è perfettamente riuscito - ha commentato ala fine della manifestazione Giorgio Colombo, Presidente del Comitato Organizzatore e Consigliere del Comitato FISI Alpi Occidentali con delega allo sci alpinismo - Per il secondo anno consecutivo il Mondolè Ski Alp ha puntato i riflettori mondiali sul nostro meraviglioso comprensorio. La manifestazione è stata impeccabile ed è realizzata solo grazie alla presenza, alla disponibilità e alla professionalità di numerosi volontari ed appassionati. Grazie in particolare alle guide alpine Matteo Canova e Sergio ‘Bubu’ Rossi, che hanno brillantemente coordinato il personale del Soccorso Alpino, del CAI Mondovì, della scuola di scialpinismo “Franco Cavarero” ed i volontari lungo i vari percorsi di gara, le forze dell'ordine (Guardia di Finanza, Polizia, Carabinieri e Truppe Alpine dell'Esercito Italiano), le scuole di sci di Prato Nevoso ed i bambini che nella giornata di sabato 19 marzo sono stati protagonisti dell'emozionante sfilata con le bandiere delle Nazioni”. Giorgio Colombo sottolinea inoltre che “è stato determinante il contributo delle stazioni sciistiche del Mondolè Ski, che credono nello scialpinismo e che ci hanno supportato con mezzi tecnici e, soprattutto, con personale disponibile e qualificato. Tutti segnali positivi che ci consentono di guardare con rinnovato ottimismo alla prossima edizione”. La Mondolè Ski Alp è stata organizzata grazie alla collaborazione con le stazioni sciistiche del Mondolè Ski (Prato Nevoso, Frabosa Soprana e Artesina), con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e dei Comuni di Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Pamparato, Mondovì e Villanova Mondovì e con il determinante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, dell’ATL del Cuneese, della Camera di commercio di Cuneo, della UBI Banca Regionale Europea, Ellero Jeep, Ferrino, Barel, Aski Blue Air, Torino Airport, Maes, Reale Mutua, C.T.I., Informatica System e Cônitours.
In allegato: le classifiche e alcune foto della gara Sprint del Mondolè Ski Alp
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Ancora una volta gli atleti piemontesi in azzurro grandi protagonisti nella tappa finale della Coppa del Mondo di sci alpinismo che a Prato Nevoso oggi ha proposto la gara Individuale. Nel comprensorio Mondolé Ski i concorrenti si sono misurati su un tracciato di circa 20km: un anello da ripetersi due volte con ben otto salite, altrettante discese e venti cambi d’assetto. Donne e Junior uomini hanno invece affrontato 1550 metri di dislivello per uno sviluppo di 18km. Le Juniores hanno corso su un percorso da 1180 metri di dislivello. In campo maschile ennesima vittoria stagionale del campionissimo catalano Kilian Jornet Burgada, capace di chiudere la gara in 2h,10’,48”,57/100 con 36”,84/100 sul giovane tedesco Anton Palzer e 2’,53”,64/100 sul valsusino Matteo Eydallin (Centro Sportivo Esercito). Da registrare anche il tredicesimo posto dell’ossolano Damiano Lenzi (Centro Sportivo Esercito) e il diciottesimo del pinerolese Filippo Barazzuol (Team Nuovi Traguardi). Gradino più basso del podio anche per la cuneese Katia Tomatis (CAI Tre Rifugi) in una gara femminile che ha riservato un finale thrilling: aveva vinto, come da pronostico, la francese Laetitia Roux, penalizzata però poi dalla giuria di 15’ per irregolarità negli sci. Così il successo è andato alla svizzera Jennifer Fietcher in 2h,28’,50”,65/100, con 2’,20”,28/100 sulla francese Axelle Mollaret e 3’,11”,61/100 sulla Tomatis. Oltre alle gare valide per l'assegnazione dei titoli mondiali del circuito ISMF, si è anche disputata la classica dello scialpinismo cuneese, la Individual Open sessantaquattresima edizione della Tre Rifugi. Nella categoria Senior maschile grande prova per Denis Trento, giunto primo al traguardo in 2h,23’,10” precedendo Daniel Antonioli e Cristian Minoggio. Al portacolori dell'Esercito Italiano, dunque, il prestigioso Trofeo Mettolo Castellino. Al sesto posto Marco Testino (Valle Ellero), al settimo Maurizio Enrici (Tre Rifugi), La classifica femminile, invece, ha visto al primo posto Tatiana Locatelli (Valtournenche), davanti a Natalia Mastrota (Alta Valtellina) e a Sonia Balbis (Ceva). A Tatiana Locatelli è andato anche il Trofeo Sandro Comino. La classifica Juniores femminile vede al primo posto Ilaria Veronese (Valsangone), davanti a Silvia Rivero (Valle Maira) e a Martina Sirigu (Entracque Alpi Marittime). Il Trofeo Giovanni Abbona per le Cadette è stato attribuito alla cuneese Alessia Fenoglio, la più giovane concorrente della gara. Messe in archivio Vertical e Individual Race, domenica 20 marzo il Mondolè Ski Alp si conclude con la spettacolare gara Sprint, alle 9 nella Conca di Prato Nevoso.
In allegato: le classifiche e alcune foto della gara Individuale del Mondolè Ski Alp