Nella seconda giornata di gare del Tour du Rutor i transalpini Xavier Gachet e William Bon Mardion hanno primeggiato fermando i cronometri a 2h30’42”. I due francesi si sono lasciati così alle spalle i connazionali Samuel Equy e Mathéo Jacquemoud, mentre gli azzurri Davide Magnini e Matteo Eydallin sono terzi con il tempo finale di 2h30’53”. Da domani, quindi, visto anche il distacco minimo, di soli 11'', la sfida si farà più interessante e le squadre faranno di tutto per agguntare il titolo iridato. In campo femmimile, la coppia Axelle Mollaret-Emily Harrop non sbaglia un colpo e come da pronostico si aggiudica la vittoria, seguita dalle azzurre Giulia Murada e Alba De Silvestro, mentre in terza posizione ci sono Marianna Jagercikova e Iwona Januszyk, che però non rientrano nella graduatoria assoluta perchè di nazionalità differenti. Quarte assolute e terze nella classifica mondiale le azzurre Mara Martini e la piemontese Ilaria Veronese. Da segnalare, tra gli Under 18, la bellissima prestazione del piemontese Matteo Muro dello Sci Club Bardonecchia, che ha chiuso la sua gara al 3° posto dietro a Scarinzi Marcello, primo con il tempo totale di 1.50'58'' e Martino Utzeri, secondo.
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Un debutto con il botto per il terzetto azzurro formato da Alba De Silvestro, Giulia Murada e la piemontese Ilaria Veronese che alla loro prima edizione hanno subito lasciato il segno fermando il crono a 8h38’25”.
Dopo il rinvio di 24 ore a causa del meteo, la Patrouille des Glaciers, grande classica che ha richiamato ai nastri di partenza quasi 5000 scialpinisti tra amatori e top runner, ha visto gli atleti sfidarsi su un percorso da Zermatt a Verbier: 57,5 km (15 dei quali percorsi con gli sci ai piedi complice anche lo scarso innevamento) e 4.386 m d+.
Le azzurre sono riuscite ad interpretare al meglio un percorso non certo facile quanto spettacolare tagliando il traguardo davanti alla più esperta cuneese Katia Tomatis in squadra con Elena Nicolini e Victoria Kreuzer, seconde con il tempo totale di 8h57’41”. Sul terzo gradino del podio le svizzere Emilie Farquet, Céline Tornay, Deborah Chiarello che hanno chiuso in 9h50’18”.
Al maschile, la vittoria è andata ai tre campioni svizzeri Rémi Bonnet, Werner Marti e Martin Anthamatten (6h35’56”, che hanno infiammato il pubblico presente all'arrivo. Il team svizzero ha avuto la meglio sulla squadra azzurra del Centro Sportivo Esercito formata da Michele Boscacci, Matteo Eydallin e Davide Magnini (6h44’40”). Il team svizzero è così riuscito a prendersi la rivincita dopo che nel 2018 avevano chiuso al secondo posto alle spalle degli azzurri Michele Boscacci, Matteo Eydallin a Robert Antonioli, che avevano anche firmato il primato, imbattuto, del percorso con il tempo complessivo 5h35’27”. Terza piazza per gli altri italiani del team La Sportiva Filippo Beccari, Martin Stofner e Alex Oberbacher (7h17’55”).
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Elisa Tron e Simone Eydallin hanno vinto il Memorial Vertical Bumba, gara promozionale di sci alpinismo in notturna, che proponeva una salita con 700 metri di dislivello e si è disputata sotto la pioggia venerdì 8 aprile a Bardonecchia. Gli atleti sono partiti dai 1273 metri di Campo Smith e hanno raggiunto il traguardo ai 1883 metri della stazione di arrivo della seggiovia Pra Reymond. Simone Eydallin, classe 1986, maestro di sci alpino e commerciante a Sauze d’Oulx, cugino del campione Matteo Eydallin e già vincitore dell’edizione 2020, ha effettuato la salita in 26’,45’,’9/10, precedendo Gabriele Vergano, che ha fatto segnare il tempo di 27’,36’’,5/10 e Stefano Castagneri, al traguardo in 27’,59’’,1/10. In campo femminile affermazione di Elisa Tron, atleta classe 2002 dello Sci Club Prali Val Germanasca e punta di diamante della squadra di sci alpinismo del Comitato FISI Alpi Occidentali, al traguardo in 35’,27’’,5/10, davanti a Giulia Lantelme, salita in 36’,27’’,8/10 e a Silvia Turbil, al traguardo in 36’,39’’. La manifestazione è stata organizzata dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, con l’apporto tecnico dell’Asd Colomion, il patrocinio del Comune di Bardonecchia e il supporto del CAI Bardonecchia e di numerosi amici, sponsor e simpatizzanti, desiderosi di onorare la memoria di Luca Lombardini, della fidanzata Elisa Berton e del fratello Alessandro, guida alpina nella stazione di soccorso alpino della Guardia di Finanza della Conca, che hanno perso la vita nell’agosto 2019 durante un’escursione lungo il massiccio del Monte Bianco, sotto la Petite Aguille Verte.
Nelle foto di Gian Spagnolo in allegato alcuni momenti dell’edizione 2022 del Vertical Bumba
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Axelle Gachet-Mollaret bissa il successo ottenuto ieri nell'individual e fa sua la vertical di Flaine, in Alta Savoia, nella seconda giornata di gare: la francese è davanti alla ceca Marcela Vasinovà, seconda con un distacco di 1'07'', e alla compagna di squadra Emily Harrop. Ai piedi del podio, l'azzurra Alba De Silvestro seguita dall'elvetica Victoria Kreuzer. Al 6° e 8° posto si classificano le altre azzurre, Giulia Murada e la piemontese Ilaria Veronese. Tra le U23 tripletta azzurra con la vittoria di Lisa Moreschini sulle compagne Samantha Bertolina e Katia Mascherona. Bis per Thibe Deseyn che si aggiudica anche la gara odierna tra le U20 dopo l'individual di ieri: l'elvetica è davanti all'azzurra Emanuela Pedrana, seconda a 25''9, e all'altra svizzera Caroline Ulrich. Ai piedi del podio Noemi Junod e Silvia Berra.
Nella gara maschile, l'azzurro Federico Nicolini si aggiudica il secondo posto: il trentino conquista così il suo primo podio stagionale alle spalle dell'imbattibile Remì Bonnet, già vincitore dell'individual di ieri. Al terzo posto il francese Thibault Anselmet, a 41''8 dall'elvetico: grazie a questo risultato rosicchia punti preziosi nella classifica generale su Michele Boscacci. Ai piedi del podio l'altro svizzero, Werner Marti seguito da Gedeon Pochat Cottilloux. A 58''8 dalla vetta, l'azzurro Michele Boscacci, che chiude al 6° posto e continua a mantenere la leadership della generale con 37 punti di vantaggio sul francese Anselmet.
L'elvetico Aurélien Gay si aggiudica il primo posto tra gli U23 davanti a Paul Verbnjak e all'azzurro Sebastien Guichardaz, giunto terzo. La Svizzera domina anche la categoria U20 con la vittoria di Thomas Bussard. Assente il piemontese Matteo Eydallin.
Domani giornata di riposo per riprendere il programma sabato mattina con la sprint.
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L'individuale ha aperto la tre giorni delle finali di Coppa del mondo nella località francese di Flaine: la gara presentava 1650 metri di dislivello ed è stata vinta da Rémi Bonnet con il tempo totale di 1h29’56″5. Lo svizzero è davanti all'atleta di casa William Bon Mardion, staccato di 31″, e al trentino del centro sportivo Esercito Davide Magnini di 1’20”. Ai piedi del podio Michele Boscacci, quarto con un ritardo di 2’49”, mentre il piemontese Matteo Eydallin è finito quinto a 2’50''. Il vincitore odierno, Rémi Bonnet, ha vinto la coppa di specialità individual.
Al femminile, la francese Axelle Gachet-Mollaret non sbaglia un colpo e si aggiudica l'ennesima vittoria nell'individual e si lascia alle spalle le azzurre Giulia Murada, seconda a 2’25”, e Alba De Silvestro, terza a 2’54”. Al 4° posto posto la francese Emily Harrop, mentre la piemontese Ilaria Veronese è quinta. Il programma prosegue giovedì 7 aprile con le vertical, chiusura sabato 9 marzo con le sprint.
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Atto finale al Tour du Rutor, unica tappa italiana 22 del circuito de La Grande Course e ancora una volta sventola la brandiera francese sul gradino più alto del podio: sono infatti Equy Samuel e Matheo Jacquemod ad aggiudicarsi la gara e la medaglia d'oro del prestigioso circuito davanti al duo italiano formato da Davide Magnini e il piemontese Matteo Eydallin. Il bronzo è al collo dell'altra squadra, William Bon Mardion e Xavier Gachet.
Pronostico rispettato, al femminile, con la vittoria delle francesi Axelle Mollaret ed Emily Harrop, che per la terza volta consecutiva si aggiudicano il titolo iridato.
Tra gli U16, il piemontese Emanuele Margaria chiude al 7° posto, mentre tra gli U20 Filippo Bernardi e Giuseppe Cantamessa chiudono rispettivamente al 6° e 8° posto. Al femminile, Elisa Tron è 2ª tra le U20.
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L'individuale che si è tenuta durante il weekend appena passato ha sancito la chiusura della Coppa Italia di Sci Alpinismo: a Caspoggio, infatti, si è tenuta l'ultima prova del circuito 2021/2022.
Gli atleti delle diverse categorie erano impegnati nella competizione con l'arrivo all'Alpe Campagneda, a 2130 mentri, dopo aver raggiunto i 2650 del Passo di Campagneda, con un dislivello di 960 per l'under 20 maschile, di 830 per under 20 femminile e under 18 maschile, di 780 per under 18 femminile e under 16 maschile e di 580 metri per l'under 16 femminile.
Partendo proprio dalla categoria U16, il piemontese Francesco Armando (Valle Maira) ha chiuso al 19° nella gara vinta dal veneto Enrico Pellegrini (CAI Schio) che ha fermato il crono con il tempo di 50'37''0.
Tra gli U18 si aggiudica la vittoria Hermann Debertolis seguito dal compagno di squadra Leonardo Vincenzo Taufer; al 12° posto il piemontese Matteo muro (Bardonecchia). La Junior Elisa Tron (Prali) chiude al 5° posto nella gara vinta dalla valtellinese Manuela Pedrana, mentre al maschile Filippo Bernardi (Valle Varaita) e Giuseppe Cantamessa (Val Vermenagna) chiudono rispettivamente al 10° e 12° posto. Il vincitore degli U23 è l'atleta di casa Giovanni Rossi (Lanzada); al 6° posto il piemontese Marco Alifredi (Garessio), mentre nella categoria Assoluta Erik Pettavino (Valle Maira) chiude al 6° posto.